Sul presunto scioglimento dei comuni della provincia di Caserta, Casal di Principe , Maddaloni e Castelvolturno , il coordinatore provinciale del partito della Lega Italia , Giovanni Di Costanzo esprime piena solidarietà ai sindaci dei comuni interessati Cipriano Cristiano, Michele Farina e il dottor Nuzzo . “ Venuto a conoscenza del provvedimento legislativo emanato dal Ministro del’interno Roberto Maroni su imput del Commissario di governo per l’emergenza sui rifiuti in Campania Guido Bertolaso - ha dichiarato Il segretario provinciale Di Costanzo – mi domando , per quale motivo non sono stati sciolti gli altri comuni della provincia di Caserta circa 70 che non hanno ancora iniziato a contribuire con provvedimenti amministrativi alla raccolta differenziata, poiché fino ad oggi sono circa 34 le amministrazioni comunali della provincia di Caserta, che hanno aderito al progetto della differenziata.
Questi comuni purtroppo, nonostante il governo centrale abbia cancellato l’imposta comunale sugli immobili , si trovano in serie difficoltà economica e quindi non si sa ancora quali fondi sono stati stanziati ai 104 comuni della provincia di Caserta per la raccolta differenziata . Sembra abnorme- ha incalzato il segretario provinciale - il provvedimento legislativo che dovrà essere portato alla firma del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, poiché , nonostante che manca a tutt’oggi un protocollo di intesa con i 104 comuni della provincia di Caserta non è stata individuata una data ben precisa sull’inizio della raccolta differenziata. Inoltre sulla base di questo mancato provvedimento è necessario stabilire che, nel momento in cui il comune non ha aderito ad iniziare la differenziata è d’obbligo, dal mio punto di vista , scioglierlo e quindi i rifiuti che vengono raccolti nel comune stesso non possono essere scaricati nel centro derivato dei rifiuti ( CDR) di Santa Maria Capua Vetere , unico impianto che in provincia di Caserta funziona a pieno regime e si fa carico dei rifiuti della provincia di Napoli, anche se ancora oggi non hanno eseguito la raccolta differenziata . Tali comuni devono provvedere singolarmente alla raccolta dei propri rifiuti, senza aiuti ?
A questo punto dove va a finire la differenziata della provincia di Caserta ? Quale regione d’Italia dobbiamo arricchire visto che a tutt’oggi i provvedimenti amministrativi della raccolta differenziata sono ancora del tutto non chiari ? Abbiamo siti dismessi in provincia di Caserta dove è possibile raccogliere i rifiuti differenziati e creare occupazione. Perché non si individuano tali siti nei territori casertani , in modo tale che la ricchezza resti in provincia di Caserta ?
Il provvedimento legislativo sullo scioglimento dei comuni della provincia di Caserta, dovrà in ogni caso , essere rivisto , poiché fino ad oggi in Terra di lavoro ancora non è del tutto partita la raccolta differenziata . E’ necessario che gli organi preposti fissino un inizio e un termine per la raccolta differenziata in provincia di Caserta , in quanto “ senza testa e senza coda” non si può iniziare” .
Il coordinatore provinciale
di Lega Italia
Giovanni Di Costanzo