Il
quotidiano impegno della Polizia di Stato contro il sempre più diffuso e
capillare fenomeno dello spaccio di stupefacenti, nella serata di ieri, ha
portato la Sezione Antidroga della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal
V.Q.A. dr. Alessandro TOCCO, all’arresto di un incensurato P.V., cl. ’87,
disoccupato, res. a Caserta, sorpreso nella flagranza del reato di detenzione
di hashish e marijuana.
In
particolare, grazie al costante monitoraggio del capoluogo - che nei mesi
scorsi ha permesso di individuare numerose piazze di spaccio di droghe c.d.
“leggere”, confermando le tendenza secondo cui la relativa “offerta” non è più
solo appannaggio di gruppi più o meno organizzati, ma spesso coinvolge soggetti
apparentemente insospettabili ed estranei ai tradizionali circuiti criminali - gli
investigatori della narcotici acquisivano la notizia secondo cui, nell’area
della frazione “S. Leucio”, un giovane era dedito allo spaccio di hashish
presso la sua abitazione, dove era solito condurre i suoi clienti dopo che
questi lo avevano contattato in strada, evidentemente in luoghi convenzionali o
precedentemente concordati.
Individuato
lo stabile, veniva effettuato un prolungato e discreto servizio di appostamento
nei suoi paraggi, notando un inconsueto andirivieni.
Per
cui, nel tardo pomeriggio di ieri, allorquando P.V., dopo essersi allontanato
per qualche minuto, vi faceva rientro, seguito da due coetanei che vi si
introducevano dopo avere, stranamente, controllato con circospezione la zona, i
poliziotti facevano irruzione nell’immobile, sorprendendo i tre mentre fumavano
uno spinello nel giardino posto sul retro.
La
successiva perquisizione domiciliare permetteva di rinvenire e sequestrare, occultati
tra la grondaia del tetto della cucina e le tegole sovrastanti, un panetto di
hashish avvolto in cellophane trasparente, del peso di gr. 50 ca.; un involucro
in cellophane di colore trasparente contenente della sostanza erbacea del tipo
marijuana, per un peso di gr. 45 ca.; un bilancino di precisione ed una mannaia
per cucina, con evidenti residui sulla lama di sostanza marrone, di cui P. V.
ammetteva la sua esclusiva disponibilità. Pertanto, il giovane era tratto in
arresto - essendo inequivocabile che lo stupefacente fosse destinato alla
cessione e non all’esclusivo uso personale - e, dopo le formalità di rito, associato
alla Casa Circondariale N. C. di S. Maria C. V. (CE).