La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 5 aprile 2013

PECULATO - LA SQUADRA DI CORRADO LEMBO E LUIGI GAY A VILLA LITERNO SCOVA UN POLIZIOTTO MUNICIPALE CHE AVEVA SIMULATO UNA RAPINA PER INTASCARE 30MILA EURO .


In data odierna, a conclusione di indagini condotte dalla Stazione Carabinieri di Villa Literno coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sezione reati contro la pubblica amministrazione, è stata eseguita un'ordinanza di arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti di:
Ferrazzano Francesco, per il reato di peculato. A carico del Ferrazzano, dipendente del Comando di Polizia Municipale di Villa Literno, sono
emersi numerosi e gravi elementi comprovanti una reiterata attività illecita, proseguita per almeno un mese, consistita nell'appropriazione di somme riscosse da vari debitori quale addetto alla presentazione dei titoli di credito in protesto.
L'indagato, infatti, ricopriva il ruolo di ausiliario del Segretario Comunale per la suddetta attività di riscossione dei titoli protestati e, in tale qualità, era materialmente addetto a presentare gli stessi titoli ai vari debitori e ricevere i relativi pagamenti; pagamenti che successivamente dovevano essere riversati al Banco di Napoli, richiedente il servizio al Comune di Villa Literno, il quale, proprio in ragione, di tale comportamento illecito ha poi revocato il servizio.
Il Ferrazzano è riuscito così ad appropriarsi della somma complessiva di euro 30.000 circa, costituita dalle somme che aveva ricevuto da numerosi debitori, simulando una rapina ai suoi danni nel corso della quale sarebbero state asportate proprio le somme ricevute nell'esercizio delle sue funzioni.