Cinquantuno avvocati stanno sfidando lo stato per non trasferire la sezione
staccata del tribunale di Santa Maria Capua Vetere di Piedimonte Matese, unico
scopo , ma in parte lo hanno già ottenuto, di dare dignità ad una azione giuridica
del territorio. Grande soddisfazione è stata espressa anche da altri ordini istituzionali
come il consiglio dell’ordine degli avvocati di Catanzaro e Palmi, a
soprattutto anche da quello di Ariano Irpino poiché il tribunale verrà
assorbito da quello di Benevento. Sia il presidente dell’associazione Luigi Cimino
che l’estensore del ricorso avvocato Raffaele Pannone già da lunedì mattina inizieranno
una serie di incontri, poiché sembra che il provvedimento emanato dall’ente
partenopeo sia il primo in Italia. Una battaglia
condotta da soli poiché nessun ente istituzionale giuridico ha avallato ciò che
stavano per compiere e quidi è una vittoria doppia . La 1^
Sezione del TAR Campania di Napoli il 10
aprile 2013 , con ordinanza di pari data n.609, aveva accolto
l'istanza cautelare proposta e per l'effetto ha sospeso il provvedimento impugnato ed ha fissato per la trattazione di merito del
ricorso l'udienza pubblica del 9.10.2013. Il ricorso è stato proposto dall'associazione avvocati di
Piedimonte Matese a cui hanno firmato 51
avvocati del circondario di Piedimonte Matese avverso il decreto del Presidente
del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere e del dirigente amministrativo numero
139/2013 con il quale è stato adottato il provvedimento di graduale
accentramento dell'attività giudiziaria ed amministrativa della sezione
distaccata di Piedimonte Matese trasferendola presso la sede centrale di Santa
Maria Capua Vetere. Prima ancora della fissazione dell’udienza si dovrà pronunciare
la Corte Costituzionale, sulla base di quanto ordinato dai giudici partenopei. Ora l'attività giudiziaria dovrà tornare a
Piedimonte Matese.
Questo blog è stato istituito secondo le normative vigenti che salvaguardano il diritto sancito dalla Costituzione italiana garantito per la libertà di pensiero che c'è nella nostra nazione.
La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
email
DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it