I
Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di Casal di Principe
hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro un sofisticato nascondiglio
– bunker, utilizzato da affiliati al clan
dei casalesi,
fazione Schiavone, costituito da due piccoli vani, con il secondo
occultato all’interno del primo, accessibili mediante due congegni
idraulici occultati nel pavimento.
Nell’ambito
dell’attività di indagine coordinata dalla D.D.A. di Napoli,
Procuratore Aggiunto Dott.
Francesco GRECO
e Sostituti Procuratori Dott.
Giovanni CONZO
e Dott.
Luigi LANDOLFI,
i Carabinieri hanno eseguito nei giorni scorsi una serie di
perquisizioni locali nell’agro aversano, tra le quali, ha dato
esito positivo, il controllo eseguito in un’abitazione sita nel
comune di Villa Literno, di proprietà di C.V. classe 62’, gravato
da piccoli precedenti penali ma soggetto che risultava, almeno
formalmente, estraneo ai clan camorristici.
Nel
corso della perquisizione, eseguita con l’ausilio di attrezzature
meccaniche utilizzate per abbattere ostacoli fissi, i carabinieri
hanno rinvenuto un sofistico meccanismo idraulico che consentiva,
grazie ad una botola occultata perfettamente nel pavimento di una
stanza dell’abitazione, di accedere ad un primo locale di circa
8-10 mq. La maggior parte degli investigatori si sarebbero fermati a
quel primo livello, invece i carabinieri, ricordando anche la
conformazione del bunker in cui venne arrestato proprio Francesco
SCHIAVONE Sandokan, hanno continuato a perforare anche il pavimento
del primo bunker, riuscendo a individuare una seconda botola
occultata nel pavimento che, tramite lo stesso meccanismo idraulico,
conduceva a un secondo vano di circa 3 mq.
Il
bunker, ideato sul principio c.d
“delle scatole cinesi”,
era dotato di una lampada e un tubo di areazione; all’interno della
stanza, che consentiva l’accesso al primo vano bunker, i militari
hanno rinvenuto una paletta rifrangente, riproduzione fedele di
quelle in uso alle Forze di Polizia, e un monitor collegato a un
impianto di videosorveglianza esterno all’abitazione, che
consentiva di prevenire l’arrivo delle Forze dell’ordine e
consentire al latitante di nascondersi all’interno del bunker. I
militari hanno notificato al proprietario dell’abitazione
un’ordinanza di sequestro preventivo, provvedimento emesso
dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
L’operazione
dei carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di
Principe, guidati dal Capitano Michele CENTOLA e dal Tenente
Salvatore DE FALCO, si inserisce nell’indagine finalizzata a
disarticolare il clan dei casalesi, fazione Schiavone, che negli
ultimi mesi ha consentito di trarre in arresto, lo scorso 21 gennaio,
il reggente Carmine SCHIAVONE, e numerosi altri affiliati fedelissimi
del rampollo, IAIUNESE Carmine, CATERINO Francesco, D’AMBROSIO
Luigi e MAIELLO Raffaele, nonché di sequestrare l’arsenale di armi
da guerra del clan, rinvenute lo scorso 23 marzo, occultate sotto
terra in due villette di Casal di Principe