Grazie alla capillare e costante attività di vigilanza del territorio, inserita nel quadro della funzione di polizia economica svolta dalla Guardia di Finanza, le fiamme gialle del Comando Provinciale di Napoli hanno arrestato B.G. (classe ’52) e B.L. (classe ’73) - padre e figlio - perché trovati in possesso di un ingente quantitativo di banconote false.
Il blitz della Guardia di Finanza è avvenuto nelle adiacenze del centralissimo Corso Umberto I, dove i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Napoli hanno individuato i due soggetti, già conosciuti per i loro numerosi precedenti per contrabbando, intenti a passarsi in consegna un contenitore in carta di medie dimensioni.
Insospettiti dall’atteggiamento delle due persone, i militari hanno provveduto a fermarli e a verificare il contenuto dell’involucro rinvenendo diverse mazzette di banconote false da 100 euro, tutte accuratamente avvolte in pellicola trasparente.
L’operazione di servizio si è conclusa con il sequestro di 1.160 banconote da 100,00 euro pari ad un controvalore di 116.000,00 euro. I congiunti B.G. e B.L., denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Poggioreale.
Il blitz della Guardia di Finanza è avvenuto nelle adiacenze del centralissimo Corso Umberto I, dove i finanzieri del Nucleo Polizia Tributaria di Napoli hanno individuato i due soggetti, già conosciuti per i loro numerosi precedenti per contrabbando, intenti a passarsi in consegna un contenitore in carta di medie dimensioni.
Insospettiti dall’atteggiamento delle due persone, i militari hanno provveduto a fermarli e a verificare il contenuto dell’involucro rinvenendo diverse mazzette di banconote false da 100 euro, tutte accuratamente avvolte in pellicola trasparente.
L’operazione di servizio si è conclusa con il sequestro di 1.160 banconote da 100,00 euro pari ad un controvalore di 116.000,00 euro. I congiunti B.G. e B.L., denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per spendita e introduzione nello Stato di monete falsificate, sono stati arrestati e condotti presso il carcere di Poggioreale.