La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 10 settembre 2009

Camorra: strage Castel Volturno, boss Setola a giudizio, ma la procura e la dda di napoli fermò Alfonso Cesarano poi scarcerato

Con altri 4 affiliati clan casalesi, processo il 12 novembre
NAPOLI, 10 SET - Il boss della ''fazione stragista'' del clan dei casalesi Giuseppe Setola e' stato rinviato a giudizio per la strage di Castel Volturno. Lo ha deciso oggi il gup di Napoli De Gregorio, che ha accolto le richieste dei magistrati della Dda e ha rinviato a giudizio anche quattro affiliati al clan sempre per la strage del 18 settembre 2008 in cui furono uccisi sei immigrati africani. Il processo comincera' il 12 novembre davanti alla corte d'assise di Santa Maria Capua Vetere. Ma l'operazione della Dda di Napoli è legata anche ad un giallo , il fermo di Alfonso Cesaranbo che venne poi scacerato. Fu il neo pentito Oreste Spagnuolo a dichiarare che il Cesarano non era presente alla strage . Fu il giudice dele indagini preliminari del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Stefania Amodeo che rimise il libertà il Cesarano per mancanza di gravi indizi. Alfonso Cesarano era a casa ed addirittura era stato controllato dai carabinieri.