Operazione Scala Reale, l'unica scarcerata è Rosa Amato del 1986 moglie di Antonio Barracano anch’esso detenuto che è libera . Per tutti sono stati confermati i decreti di fermo in ordinanza di custodia cautelare. Ci sono voluti due gip per interrogare le 21 persone coinvolte. Nessuno parla . Si sono svolti presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere e Pozzuoli per le donne gli interrogatori delle persone coinvolte e poste in stato di fermo. Per la maggior parte di loro nessuno ha risposto alle domande dei gip, che ha trasformato i fermi in ordinanza di custodia cautelare ed ha trasmesso gli atti al tribunale di Napoli. Ma qualcuno invece come Rosa Amato ha puntualizzato che si occupava soltanto di faccende amministrative, alla fine ha convinto i giudici dopo che gli avvocati Romolo Vignola e Antonio Massimo Grillo hanno consegnato al gip l’istanza di scarcerazione . Il Gip Dottor Caparco e la dottoressa Cervo del tribunale della città del foro sono stati coloro che hanno avuto il compito di eseguire i primi interrogatori. Per le persone coinvolte addirittura i pubblici ministeri avevano imposto il divieto di incontro anche con gli avvocati, ma addirittura l’ordinanza era stata anche secretata. Ma si pensa già ai riesami poichè i gip si dichiareranno incompetenti per territorio, ma convalideranno i fermi in ordinanza di custodia cautelare e si spera che qualche personaggi uscirà agli arresti domiciliari. L’indagine che si è conclusa con 21 decreti di fermo spiccati dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, è stata avviata agli inizi di quest’anno con la finalità di disarticolare un’organizzazione criminale di tipo camorristico, dedita all’imposizione di videopoker negli esercizi commerciali ubicati prevalentemente in Santa Maria Capua Vetere e nei comuni limitrofi. Attraverso riscontri di p.g. ed attività tecniche, si è accertato che i componenti di tale organizzazione (gerarchicamente strutturata con al vertice il pregiudicato locale AMATO Salvatore cl.’56 collaborato da quattro luogotenenti con alle dipendenze manovalanza autoctona, albanese e rumena), oltre ai reati di cui sopra, si rendevano protagonisti di frequenti scontri con altre bande criminali del posto, avvalendosi anche dell’utilizzo di armi, per affermare in maniera crescente il loro controllo del territorio. Tale situazione aveva inciso notevolmente sulla situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel comune di Santa Maria Capua Vetere, tanto da indurre l’Amministrazione locale a portare la vicenda all’attenzione delle Autorità provinciali di P.S.
ELENCO PERSONE FERMATE :
1.AMATO Salvatore cl. 1956;ELENCO PERSONE FERMATE :
2.AMATO Antonio cl. 1962;
3.AMATO Giuseppe cl. 1952;
4.VARVELLA Alfonsina cl.1959;
5.VARVELLA Claudio cl. 1965;
6.AMATO Rosa cl.1977;
7. CASERTANO Maria Giuseppa cl. 1964;
8. AMATO Rosa (intesa Rossella) cl. 1986;
9. BARRACANO Antonio cl. 1983;
10. D’ONOFRIO Angelo cl. 1987;
11. D’ONOFRIO Pasquale cl. 1982;
12. PAOLELLA Giovanni (inteso “O’ TABU’ ” oppure “O’ CASALESE”) cl. 1979;
13. NAPPA Raffaele cl. 1980;
14. DI DONATO Pasquale cl. 1981;
15. HASBAJRAMI Fatos (inteso Andrea) cl. 1984, albanese;
16. HASBAJRAMI Vilson (inteso Soni) cl. 1988, albanese;
17. NEDELCU Ananie (inteso “Alessandro il magro”) cl. 1985, rumeno;
18. NEDELCU Vasile cl. 1983, rumeno;
19. LUCACI PETRU Madalin cl.1986, rumeno;
20. BODNARIU Alexandru Ionut (inteso “Alessandro il Chiatto”) cl. 1983, rumeno;
21. APATREI Virgil (inteso “Virgilio”) cl. 1985.