. Arresti , ma anche interdizioni dai pubblici uffici nell'operazione Baia Riemersa del nucleo della Polizia Tributaria di Napoli. I lavori a Palazzo reale, e non solo quelli, venivano aggiudicati sempre allo stesso cartello di ditte. E una telefonata di raccomandazione - intercettata - all'ex presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo. Una raccomandazione per favorire, sembra, un importante politico di centrosinistra.
Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli in un'indagine che ha portato a quattro arresti eseguiti stamattina e a sette provvedimenti interdittivi dell’esercizio della libera professione. Li ha disposti il gip nei confronti di funzionari della Soprintendenza per i beni architettonici di Napoli, nonché imprenditori e liberi professionisti coinvolti in un vasto giro di corruzione per l’aggiudicazione di appalti pubblici.
ARRESTO- Ai domiciliari è finito il sovrintendente ai Beni architettonici di Caserta, Enrico Guglielmo, che nel periodo relativo all'inchiesta ricopriva lo stesso incarico a Napoli. L'accusa è di turbativa d'asta. Agli arresti anche il nipote di Guglielmo. Glugliemo, per anni alla guida della sovrintentenza di Palazzo reale è stato arrestato anche per i lavori alla stessa dimora storica di piazza del Plebiscito.
In particolare, gli uomini del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno accertato che numerosi appalti, indetti dalla Soprintendenza nel periodo 2003-2007, venivano irregolarmente aggiudicati sempre ad un medesimo cartello di imprese o professionisti a fronte del versamento di somme di denaro.
Lo ha scoperto la Guardia di Finanza di Napoli in un'indagine che ha portato a quattro arresti eseguiti stamattina e a sette provvedimenti interdittivi dell’esercizio della libera professione. Li ha disposti il gip nei confronti di funzionari della Soprintendenza per i beni architettonici di Napoli, nonché imprenditori e liberi professionisti coinvolti in un vasto giro di corruzione per l’aggiudicazione di appalti pubblici.
ARRESTO- Ai domiciliari è finito il sovrintendente ai Beni architettonici di Caserta, Enrico Guglielmo, che nel periodo relativo all'inchiesta ricopriva lo stesso incarico a Napoli. L'accusa è di turbativa d'asta. Agli arresti anche il nipote di Guglielmo. Glugliemo, per anni alla guida della sovrintentenza di Palazzo reale è stato arrestato anche per i lavori alla stessa dimora storica di piazza del Plebiscito.
In particolare, gli uomini del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno accertato che numerosi appalti, indetti dalla Soprintendenza nel periodo 2003-2007, venivano irregolarmente aggiudicati sempre ad un medesimo cartello di imprese o professionisti a fronte del versamento di somme di denaro.