Nelle prime ore della
mattinata odiema, in Santa Maria Capua Vetere (CE), i militari del NOR della
Compagnia CC di S. Maria C.V. in collaborazione con la locale Stazione hanno dato
esecuzione a 3 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP
presso il Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia,
nei confronti di altrettanti soggetti, tutti indagati per il reato di porto in
luogo pubblico di arma da fuoco, fatto commesso con l’aggravante del metodo
maioso.
Il provvedimento restrittivo
é conseguenza di un’articolata attività di indagine, condotta tra il mese di
settembre 2013 e il gennaio 2015 avente ad oggetto la faida tra le famiglie criminali
FAVA e BELLAGIO’ per il controllo dei traffici illeciti nel comune di Santa Maria
Capua Vetere.
Particolare importanza
probatoria ai hanno assunto le dichiarazioni rese dai collaboratori di giustizia
Fava Armando e Fava Pasquale, che dopo il loro arresto, avvenuto proprio in conseguenza
di attentati incendiari commessi ai danni dei componenti della famiglia Bellagio
decidevano di collaborare con la giustizia.
Come riportato dal GIP
nel provvedimento cautelare le indagini hanno pemiesso di appurare
che:
- in data l2 marzo
2013, gli indagati, a bordo di due veicoli ed in particolare una autovettura ed
un furgone addetto alla raccolta rifiuti della società DHI, dove tutti e tre gli
indagati esplicano attività lavorativa, esplodevano alcuni colpi di arma da
fuoco all’indirizzo di FAVA Pasquale, senza attingerlo;
- tale episodio e da
inquadrare in un chiaro tentativo di imporre il proprio controllo criminale sul
territorio, in considerazione delle modalità dello stesso, avvenuto in pieno giorno
ad opera di piu persone con un indubbio richiamo ad un sistema in forza del
quale i soggetti avversari devono temere ritorsioni ed attentati, anche alla
loro vita, e non lasciano dubbi sul fatto che il reato sia stato commesso
avvalendosi della forza intimidatrice derivante dall’utilizzo del metodo
mafioso - il gruppo costituito dalla famiglia DEL GAUDIO detti BELLAGlO’
disponeva di armi.
Ancora, nella parte
relativa alle esigenze cautelari, il GIP ha sottolineato come massimo sia il
rischio di reiterazione poiché tali episodi sono ricorrenti soprattutto nei
momenti in cui una organizzazione criminale vede diminuire il proprio controllo
su di una determinata zona e come la spregiudicata condotta tenuta dagli
indagati che, in pieno giorno, con assoluta spavalderia esplodono colpi d’arma
da fuoco nei confronti della vittima designata, nonché l’aver agito
nell’interesse di consorterie criminali ed evocando la capacita intimidatoria
di gruppi criminali ben radicati sul territorio rendono concreto ed attuale il
rischio di ricaduta nel medesimo crimine. L’attivit£1 rientra nel pii1 ampio
contesto delle indagini poste in essere dalla Compagnia V Carabinieri di Santa
Maria Capua Vetere sotto la direzione della Direzione Distrettuale _ Antimafia
di Napoli, volte a disarticolare i gruppi FAVA e BELLAGlO’ operanti nel Comune
di Santa Maria Capua Vetere per la gestione delle attivita’ criminali sul
tenitorio.
ELENC0
ARRESTATI, TUTTI IN CARCERE:
1. DEL
GAUDIO TOMMASO detto Masino, nato a Santa Maria Capua Vetere (CE) il`
09.11.1969;
·· 2. DEL
GAUDIO Fabio, nato a Santa Maria Capua Vcterc (CE) il 21.11.1981;
3. FORMISANO
Luciano, nato a Santa Maria Capua Vctcrc (CE) il 08.04.1968;