La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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venerdì 25 marzo 2016

AVERSA DEMOLITI MANUFATTI ABUSIVI NEL CENTRO NORMANNO - LA PROCURA METTE I DECRETI

Proseguono le attività di demolizione di manufatti abusivi oggetto di sentenze passate in giudicato, come da protocollo operativo tra la Procura di Santa Maria Capua Vetere, Prefettura di Casetta e la Regione Campania Settore Urbanistico. Nei giorni scorsi si è eseguita una demolizione ad opera della Regione Campania , intervenuta quale Commissario ad acta, di un manufatto abusivo sito in comune di Aversa alla via Diaz n.94. Come è stato più volte rilevato da commissioni parlamentari di inchiesta, indagini statistiche e puntualmente riportato nei rapporti ecomafia di Legambiente, la Provincia di Casetta è ai primi posti per numero di manufatti abusivi accertati, sequestrati ma, soprattutto, da demolire. In particolare, l'ordine di demolizione disposto dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere prevede l'abbattimento totale del manufatto abusivo; l'acquisizione dell'area di sedime sulla quale insisteva il manufatto; l'attivazione delle procedure tendenti al recupero delle spese giudiziarie nei confronti del costruttore abusivo condannato con sentenza definitiva; l'integrale applicazione della normativa in tema di sicurezza nei cantieri e il recupero dei materiali residuati dalle demolizioni. Inoltre, è doveroso sottolineare come negli ultimi tempi siano in aumento le autodemolizioni di manufatti abusivi, ovvero demolizioni effettuate da parte degli stessi autori degli abusi edilizi, i quali, di fronte alla sempre più incalzante attività di demolizione da parte della Procura della Repubblica, preferiscono autodemolire in economia, in modo da contenere le spese e, soprattutto, non venire privati della proprietà del terreno su cui insistono i fabbricati abusivi.