Per consentire
un sviluppo socio economico del nostro territorio, le Associazioni ed i partiti
che costituiranno la coalizione per le prossime elezioni amministrative, varano
il progetto della nascita della conurbazione “Nuova Capua”.!!!
Negli
ultimi anni il tema della fusione dei comuni è progressivamente riaffiorato nel
discorso pubblico, in quanto l’istituto
della fusione è concepito come uno strumento per consentire ai comuni una più funzionale gestione delle risorse
pubbliche ed una reale efficacia delle prestazioni erogate a vantaggio delle
proprie comunità.
In
tale contesto, il legislatore ha introdotto degli strumenti finalizzati a
facilitare i percorsi di fusione, consentendo anche ai cittadini di promuovere
l’iniziativa per la fusione dei comuni, senza dover necessariamente ricorrere
allo strumento della proposta di legge popolare, che richiede la firma di
15.000 elettori.
Inoltre,
nell’ambito della riforma del sistema Regione-Autonomie locali, è stato
introdotto il Programma annuale delle fusioni di Comuni, un nuovo strumento
attraverso il quale la Giunta regionale potrà assumere l’iniziativa per avviare
la fusione dei Comuni che, soprattutto, a causa della dimensione demografica e
dell’assetto organizzativo e finanziario, rivelano problemi nella gestione e
nell’offerta dei servizi.
Altre
disposizioni legislative prevedono diversi vantaggi, non solo di natura
finanziaria, per i nuovi comuni nascenti da fusione. Con la fusione dunque si
ha l’istituzione di un nuovo Comune quale risultato della soppressione di più
Comuni preesistenti. Spesso la fusione rappresenta lo sviluppo di precedenti
processi di collaborazione istituzionale (associazioni intercomunali, Unioni).
La possibilità di istituire un nuovo Comune attraverso la soppressione o l’accorpamento
di comuni preesistenti è prevista dalla Costituzione, che all’articolo 133
prevede che “La Regione, sentite le popolazioni interessate, può con sue leggi
istituire nel proprio territorio nuovi Comuni e modificare le loro
circoscrizioni e denominazioni.
Un grande
progetto nasce e sarà inserito nel programma delle Associazioni, come priorità
su tutti gli altri punti: la fusione dei comuni di Santa Maria, Capua, San
Prisco, San Tammaro e Curti e di altri limitrofi che ne vorranno fare parte.
L’affinità tra le popolazioni, i vantaggi che potranno derivare dalla fusione
di essi, ha fatto nascere l’idea più che fattibile, di creare una conurbazione
che è nei fatti e nella storia.
La
pretesa di far diventare Santa Maria una città di 50.000 abitanti, creando
altri quartieri dormitorio è, sicuramente, non supportata da un progetto di
sviluppo socio economico della città. Infatti l’eliminazione delle superstiti
arre industriali, non farebbe altro che impoverire il territorio privandolo di
possibilità di sviluppo socio economico.
Quello
che propongono le Associazioni ed i partiti che faranno parte del progetto
elettorale che costituiranno la coalizione nelle prossime elezioni
amministrative, trova il suo fondamento in una storia comune, nell’esigenza di
sviluppo armonico e sostenibile del territorio. Il territorio dell’antica Capua:
l’Altera Roma.
Sono
evidenti i vantaggi che ne potrebbero derivare. Un’entità comunale che assuma
dimensioni di quasi 100.000 abitanti; potrà captare finanziamenti, potrà
sfruttare le infrastrutture esistenti, creare una vasta zona industriale ove
incentivare la nascita di industrie e opifici artigianali, varare un programma
di sviluppo edilizio armonico e sostenibile, creare autonomi impianti di
smaltimento sostenibili dei rifiuti,caaptare finanziamenti di ogni genere per
lo sviluppo turistico, culturale ed infrastrutturale.
Questi
sono i progetti, fattibili, che volgono lo sguardo ad un futuro di sviluppo e
sostenibilità per i nostri giovani; un
progetto che garantirà lavoro per decenni al tutte le classi economiche,
nessuna esclusa e che darà alle comunità di questa nuova entità comunale la
possibilità di avere un’opportunità di emancipazione sociale ed economica che porterà benessere e lavoro per i giovani
che oggi sono costretti ad emigrare.
Gaetano Rauso