Ottantadue milioni di euro per i beni e le attività culturali nella Regione Campania e neanche uno spicciolo per Santa Maria Capua Vetere. Ecco i “mirabili” risultati che la nostra città ha ottenuto con l’approvazione del Piano operativo complementare da parte della giunta regionale di Vincenzo De Luca.
Neanche gli spiccioli sono stati lasciati per il rilancio del nostro patrimonio culturale, neanche un euro per il nostro Teatro Garibaldi (il San Carlo di Napoli se n’è visti assegnare ben undici milioni, mentre sono stati beneficiati anche i teatri di Caserta e altri). E di questo bisogna ringraziare i nostri rappresentanti istituzionali a Napoli: nonostante la spesa elettorale fatta al “supermarket” di Santa Maria Capua Vetere, i vari Bosco, Oliviero e Graziano (consiglieri regionali di maggioranza) non hanno saputo produrre il benché minimo risultato per la nostra città.
Lo stesso discorso vale per le azioni di valorizzazione dei percorsi turistico-culturali, che hanno visto premiati i compendi borbonici, le aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Oplonti, il Parco nazionale del Cilento con Paestum e Velia, i Campi Flegrei. Nulla per il più importante anfiteatro della Campania, il secondo al mondo dopo il Colosseo; nulla per il Mitreo meglio conservato in Europa. Nulla di nulla.
Ma forse i nostri consiglieri regionali (Bosco, Oliviero e Graziano per la maggioranza, ma anche Zinzi seppure in minoranza) erano troppo impegnati a costruire alleanze e preparare strategie per le prossime elezioni amministrative, che in Terra di Lavoro riguarderanno centri importanti come Santa Maria Capua Vetere e non solo. I piccoli vassalli sammaritani di costoro (i vari seguaci del tandem Bosco-Mirra, i Leone e Valiante per Oliviero, l’ala di fedelissimi di Graziano nel Pd) avrebbero forse dovuto stimolare i loro feudatari, avrebbero forse dovuto chiedere una maggiore attenzione per un territorio che ha saputo dare tanto, in termini elettorali, a questi tre esponenti politici. Ma probabilmente erano distratti da altre incombenze, erano troppo intenti a distruggere un’amministrazione comunale, a consegnare la città nelle mani di un commissario prefettizio e a lavorare per il proprio futuro personale, per preoccuparsi delle conseguenze gravi, anzi gravissime e irreparabili, che una “distrazione” del genere causerà al nostro futuro.
L’intera regione si avvarrà di fondi consistenti (82 milioni di euro è uno stanziamento mai visto in precedenza, uno dei più significativi tra tutte le regioni italiane) ma la città di Santa Maria Capua Vetere non ne beneficerà minimamente. Le Associazioni ringraziano sentitamente i signori Bosco, Oliviero e Graziano per aver ripagato così la città che ha contribuito alla loro elezione in consiglio regionale!
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Le Associazioni sammaritane