Mio
carissimo avvocato ho letto e riletto il suo ultimo intervento su Interno 18 ed ho letto e riletto le nostre
ultime due note, di cui solo una firmata da me. Sono rimasto perplesso per vari
motivi che in breve cercherò di chiarire.
La mia prima perplessità è stata del
perchè Lei si sia rivolto a me e non alle associazioni dimuriane, di cui io
sono un semplice portavoce.
Non sono certamente un segretario politico che
stabilisce e formula indirizzi politici o detta come condurre una campagna elettorale.
Non sono il rappresentante delle
associazioni che abbia meritato, in quattro anni e mezzo, l’invito a qualche
riunione di maggioranza. Sono quello che è rimasto vicino al sindaco uscente,
anche quando un certo Campochiaro mi ha reso ridicolo, per un suo naturale
istinto istrionico, dimenticandosi di chi io ero per lui e dimostrandomi nei
fatti che per politica si perdono i lumi della ragione.
Ma lasciamo perdere e veniamo ad una precisazione
necessaria: chi siamo in questo momento. Siamo un gruppo di persone che per uno
strano fenomeno spontaneo si è trasformato sul territorio in un nuovo movimento
socio-politico, che nasce dalle associazioni civiche inventate da Nicola Di
Muro, modello preso ormai ad imitazione da tutti, per sperare di ben riuscire nella
prossima campagna elettorale.
Usciamo dalle ultime tre elezioni sempre
vincenti, anche se nel corso delle varie consiliature abbiamo perso pezzi o per
un motivo o per un altro, fino alla caduta del sindaco Biagio Di Muro.
Per quanto già detto in altre
circostanze appare fin troppo evidente che non siamo più a sostenere un membro della
famiglia Di Muro, perché essi sono del tutto fuori dell’agone politico di
questa competizione elettorale. Pertanto proverbi ed illazioni sono del tutto
fuori luogo e gratuite. Siamo invece a sostenere il nostro vecchio programma
elettorale scritto nel 2011, tirato su con la partecipazione di tante brave
persone e lo abbiamo difeso con i denti in qualunque occasione.
In quel
programma e tra i punti di maggior rilievo vi era la difesa dei nostri gioielli
di famiglia, di cui il tribunale era tra i più rappresentativi. Abbiamo scritto
e riscritto tanti articoli per sensibilizzare l’opinione pubblica a riguardo e
di tutta risposta ora Lei mi viene a dire che è mancato il mio “prezioso contributo” e che nelle varie
manifestazioni in città e fuori città era mancata la mia “presenza”. Ma che avrebbe potuto un vecchio pensionato quale io
sono di fronte a parlamentari e colossi del foro sammaritano ? Forse Lei mi
vuole sfottere ? E ben venga anche
questo per il bene della città.
Torniamo comunque al nocciolo della sua esternazione ed
andiamo a ricordare a tutti come la storia ci insegna, che in campagna
elettorale non si va troppo per il sottile e che qualche sviolinatura può anche
esserci. D’altra parte giochiamo in due squadre diverse dove ognuno fa la sua
parte. Per cui carissimo avvocato, dopo aver riletta per l’ennesima volta la
mia nota mi chiedo perché tanta preoccupazione di accusarmi, forse perché doveva
dare “sfizio” a qualche suo
sostenitore o perché pensa che io possa essere un possibile avversario da
smarcare.
Stia tranquillo non c’è alcun
pericolo, in quanto a breve queste associazioni usciranno con la proposta di un
proprio candidato alla carica di sindaco. Sarà veramente il “nuovo”, come Lei auspica per il bene
della città.
Per cui Le chiedo perché si
preoccupa di assumere una posizione difensiva così energica quando da parte
nostra non c’è stato nessun atteggiamento negativo nei suoi specifici confronti.
Le nostre note sono chiare e tutte rivolte ad altri e di sicuro non intaccano
minimamente la sua persona. Volesse il cielo che diventasse sindaco, affrancato
da ogni condizionamento di quelli che adesso si propongono di aiutarla. Non
prenda le difese di costoro, politicamente è un grave errore. Faccia valere la
sua personalità e vedrà che anche da questa associazioni verranno i dovuti plausi.
Non voglio dilungarmi ulteriormente,
ma una cosa Le devo dire perché proprio non l’ho digerita. Lei non doveva
rendere palese con la sua lettera le scuse che le ho formulato in una
precedente occasione. Lo avrei fatto anche in presenza di mille persone. L’ho
presa come un gesto di un bambino capriccioso che dice “…mo u dico a mammà”.
E visto che i proverbi piacciono sia
a me che a Lei, le propongo un affettuoso “arrivederci” e
…… Chi
ha avuto, ha avuto, e chi ha rato, ha rato. ….. perché dopotutto
domani è un altro giorno …… , …. con un impegno però, che per quello che io
possa rappresentare nello scenario politico sammaritano di destra o di
sinistra, e nella demonizzazioni che le associazioni avrebbero nei confronti
dell’una o dell’altra Le assicuro la più completa disponibilità, non solo mia
ma anche di tutti i miei amici delle associazioni , a qualunque metro di
confronto perché anche noi “preferiamo
parlare della città, del suo futuro, di programmi e di progetti per farla uscire
dalla situazione in cui si trova, situazione che è sotto gli occhi di tutti”.
Con sincera stima e simpatia.
Santa
Maria Capua Vetere, 11 marzo 2016
Nicola Cantone (portavoce
delle associazioni)