“E’ scandaloso che il Ministero della Giustizia, dopo aver
spremuto fino all’osso le casse comunali imponendo spese esose per gli uffici
giudiziari, non rimborsandole se non parzialmente e in forte ritardo,
dimenticando persino di pagare i tributi locali, oggi che deve assumersi le
proprie responsabilità si disinteressa pericolosamente del Tribunale di Santa
Maria Capua Vetere”. A dichiararlo è Biagio Di Muro, ex sindaco della città,
all’indomani della presa di posizione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati
che ha espresso forti preoccupazioni per il destino del foro sammaritano.
Gli avvocati hanno lanciato l’allarme, evidenziando i rischi
che venga smantellato uno dei tribunali più importanti d’Italia, nonostante gli
sforzi profusi da tutti gli operatori della giustizia in Terra di Lavoro,
nonché dall’amministrazione comunale.
“Tutta la città – aggiunge Di Muro – è stata in prima linea
per difendere l’integrità del Tribunale sammaritano e per conservare
l’efficacia dell’azione giudiziaria in provincia. Noi stessi, come governo
cittadino, abbiamo assicurato il massimo sostegno, in termini politici e in
termini di soluzioni logistiche, all’amministrazione della giustizia. Oggi ci
troviamo di fronte a uno stallo evidente, con la città consegnata ai burocrati
e con il mancato rispetto dei cronoprogrammi per i lavori alla ex Casa Comunale
e all’ex Istituto Cappabianca che dovrebbero ospitare l’ufficio di presidenza,
l’Unep, l’Ordine degli Avvocati e la Sezione Lavoro. Stesso destino sembra
essere quello della ex Caserma Mario Fiore, con i lavori del provveditorato
alle opere pubbliche fermi al palo. Tutto questo rallenta il progetto di
costituzione di una cittadella giudiziaria diffusa nel centro storico di Santa
Maria Capua Vetere, che abbiamo fortemente voluto e che eravamo sul punto di
portare a compimento”.
“Non posso fare a meno di sottolineare – conclude l’ex
sindaco Di Muro – che il Ministero è ancora debitore nei confronti del Comune
di somme ingenti, sia per le anticipazioni sia per le tasse non pagate. Oggi
che la legge impone al Ministero di occuparsi direttamente, come è normale che
sia, delle spese per gli uffici giudiziari, è quanto meno singolare che il
Tribunale di Santa Maria Capua Vetere venga di nuovo messo in discussione. Ed è
altrettanto singolare l’attenzione che viene posta sul ridicolo tribunale
aversano di Napoli Nord, fallimentare dalla nascita come avevamo previsto a suo
tempo e come prospettammo in tutte le sedi opportune durante la dura battaglia condotta
in difesa della giustizia e della legalità in Terra di Lavoro”.