La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 2 marzo 2016

SANTA MARIA CV- QUESTIONE TRIBUNALE - BIAGIO DI MURO " PERCHE' IL MINISTERO FA ORECCHIA DA MERCANTE" ??

“E’ scandaloso che il Ministero della Giustizia, dopo aver spremuto fino all’osso le casse comunali imponendo spese esose per gli uffici giudiziari, non rimborsandole se non parzialmente e in forte ritardo, dimenticando persino di pagare i tributi locali, oggi che deve assumersi le proprie responsabilità si disinteressa pericolosamente del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere”. A dichiararlo è Biagio Di Muro, ex sindaco della città, all’indomani della presa di posizione del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati che ha espresso forti preoccupazioni per il destino del foro sammaritano.
Gli avvocati hanno lanciato l’allarme, evidenziando i rischi che venga smantellato uno dei tribunali più importanti d’Italia, nonostante gli sforzi profusi da tutti gli operatori della giustizia in Terra di Lavoro, nonché dall’amministrazione comunale.
“Tutta la città – aggiunge Di Muro – è stata in prima linea per difendere l’integrità del Tribunale sammaritano e per conservare l’efficacia dell’azione giudiziaria in provincia. Noi stessi, come governo cittadino, abbiamo assicurato il massimo sostegno, in termini politici e in termini di soluzioni logistiche, all’amministrazione della giustizia. Oggi ci troviamo di fronte a uno stallo evidente, con la città consegnata ai burocrati e con il mancato rispetto dei cronoprogrammi per i lavori alla ex Casa Comunale e all’ex Istituto Cappabianca che dovrebbero ospitare l’ufficio di presidenza, l’Unep, l’Ordine degli Avvocati e la Sezione Lavoro. Stesso destino sembra essere quello della ex Caserma Mario Fiore, con i lavori del provveditorato alle opere pubbliche fermi al palo. Tutto questo rallenta il progetto di costituzione di una cittadella giudiziaria diffusa nel centro storico di Santa Maria Capua Vetere, che abbiamo fortemente voluto e che eravamo sul punto di portare a compimento”.

“Non posso fare a meno di sottolineare – conclude l’ex sindaco Di Muro – che il Ministero è ancora debitore nei confronti del Comune di somme ingenti, sia per le anticipazioni sia per le tasse non pagate. Oggi che la legge impone al Ministero di occuparsi direttamente, come è normale che sia, delle spese per gli uffici giudiziari, è quanto meno singolare che il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere venga di nuovo messo in discussione. Ed è altrettanto singolare l’attenzione che viene posta sul ridicolo tribunale aversano di Napoli Nord, fallimentare dalla nascita come avevamo previsto a suo tempo e come prospettammo in tutte le sedi opportune durante la dura battaglia condotta in difesa della giustizia e della legalità in Terra di Lavoro”.