I Magistrati che hanno coordinato le attività di indagine dell’odierna operazione eseguita congiuntamente a personale della Questura di Caserta e della Guardia di Finanza:
- Dott. Colangelo Giovanni, Procuratore Capo;
- Dott. Borrelli Giuseppe, Procuratore aggiunto;
- Dott. Giovanni Conzo, sostituto Procuratore;
- Dott. Landolfi Luigi Sostituto Procuratore;
- Dott. Annamaria Lucchetta sostituto Procuratore.
L’ennesimo colpo al clan camorristico e stato possibile anche
grazie all’apporto di vari collaboratori di giustizia che hanno disvelato, con
puntuali e precisi riferimenti e dichiarazioni convergenti , l’enorme volume di
investimenti effettuati dai BELFORTE nei diversi settori dell’economia
apparentemente "sana”, primo fra tutti quello dell’edilizia.
Proprio in quest’ultimo campo che il clan ha posto in essere
condotte illecite pin consistenti, attraverso il reimpiego di massicce risorse
economiche illecite derivanti dalle più disparate attività criminali, in vaste
speculazioni edilizie realizzate con la compiacenza di imprenditori collusi e
politici corrotti.
Le investigazioni seguite con perfetto coordinamento e
divisioni di ruoli in maniera minuziosa dalle tre forze di polizia attraverso attività
di pedinamento ed osservazione e penetranti attività tecniche hanno consentito
di individuare a Marcianise, in località Macello, un imponente complesso
residenziale, denominato "Centro Direzionale Vanvitelli, direttamente
riconducibile a soggetti vicini clan BELFORTE.
L’intervento edilizio, finanziato illecitamente fin
dall’inizio dagli esponenti apicali del clan, fra i quali i fratelli Domenico e
Salvatore Belforte, è stato attuato attraverso l’acquisizione e la demolizione
di un vecchio opificio dismesso dalla società "CAVlLFRATTA S.r.l.", interamente
sostituito dal nuovo ed imponente complesso immobiliare.
Gli accertamenti effettuati hanno inoltre consentito di
acclarare plurime condotte di rilascio di illegittime autorizzazioni edilizie, ad
opera di tecnici e professionisti compiace11ti,che hanno consentito
1’esecuzione dell’opera edilizia.
ll massiccio utilizzo dei proventi illeciti del clan e stato
accertato anche attraverso il monitoraggio di decine e decine di conti correnti
intestati sia alle persone fisiche che alle società coinvolte nella
realizzazione dei lavori e vicini al clan BELFORTE.
La delicata e difficile situazione in cui verte il clan, a
seguito dei numerosi pentimenti di esponenti di spicco, che ne hanno minato
dall’interno l’equilibrio affettivo economico, ha determinato il sodalizio
criminale ad operare diverse alienazioni di immobili per eludere la confisca
dei reimpieghi del patrimonio illecito in particolare la vendita di alcuni
locali, facenti parte del complesso “VANVITELLI".
Tutti gli indagati sono stati oggetto di meticolosi
accertamenti patrimoniali e finanziari che hanno dimostrato la loro incapienza
reddituale in relazione agli investimenti effettuati.
L’attività investigativa si e conclusa, oltre che con l’esecuzione delle ordinanze di cui sopra, anche con il sequestro preventive
di 213 tra appartamenti, garage e locali commerciali tutti facenti parte del
Centro Residenziale Vanvitelli e di 11 unita immobiliari, 19 rapporti bancari, 2
societa, 08 quote societarie, tutte riconducibili ai patrimoni personali degli indagati
per un valore complessivo stimato in circa sedici milioni di euro.