La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 21 luglio 2014

OPERAZIONE "VANV|TELLl"- CONTINUA LA PIOVRA CAMPANA - ADESSO SOTTO LA LENTE DI INGRANDIMENTO DEI MAGISTRATI DELLA DDA DI NAPOLI C'E' IL BUNINESS DELLA FAMIGLIA BELFORTE

  I Magistrati che hanno coordinato le attività di indagine dell’odierna operazione eseguita congiuntamente a personale della Questura di Caserta e della Guardia di Finanza:

-          Dott. Colangelo Giovanni, Procuratore Capo;
-          Dott. Borrelli Giuseppe, Procuratore aggiunto;
-          Dott. Giovanni Conzo, sostituto Procuratore;
-          Dott. Landolfi Luigi Sostituto Procuratore;
-          Dott. Annamaria Lucchetta sostituto Procuratore.

 ln data odierna, ufficiali e agenti di polizia giudiziaria del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caserta, compagnia di Marcianise , dei Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta e della Squadra Mobile della Questura di Caserta, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere e di arresti domiciliari emessa dall’Ufficio G.l.P. del Tribunale di Napoli, nei confronti di nove indagati, su conforme richiesta dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia , nei confronti di diversi imprenditori della provincia di Caserta tra i quali GRILLO AngeIo, gia detenuto al regime di cui all’art. 41 bis o.p. per il delitto di concorso esterno nella associazione camorristica denominata clan Belforte. Le indagini, nell’ambito delle quali risultano indagate anche altre 13 persone, hanno permesso di acquisire gravi indizi dei reati, commessi dal 1995 al 2010, di riciclaggio, reimpiego di ingenti somme di denaro nonché fittizia intestazione di beni, tutti aggravati dalla finalità di aver agevolato il gruppo camorristico dei BELFORTE operante in Marcianise (conosciuti anche come "Mazzacane"). L’operazione ha evidenziato come il clan dei BELFORTE, nonostante i diversi arresti e sequestri patrimoniali subiti negli ultimi anni, abbia ancora la capacita di rigenerarsi economicamente ed essere ancora pienamente operativo sul territorio.
L’ennesimo colpo al clan camorristico e stato possibile anche grazie all’apporto di vari collaboratori di giustizia che hanno disvelato, con puntuali e precisi riferimenti e dichiarazioni convergenti , l’enorme volume di investimenti effettuati dai BELFORTE nei diversi settori dell’economia apparentemente "sana”, primo fra tutti quello dell’edilizia.
Proprio in quest’ultimo campo che il clan ha posto in essere condotte illecite pin consistenti, attraverso il reimpiego di massicce risorse economiche illecite derivanti dalle più disparate attività criminali, in vaste speculazioni edilizie realizzate con la compiacenza di imprenditori collusi e politici corrotti.
Le investigazioni seguite con perfetto coordinamento e divisioni di ruoli in maniera minuziosa dalle tre forze di polizia attraverso attività di pedinamento ed osservazione e penetranti attività tecniche hanno consentito di individuare a Marcianise, in località Macello, un imponente complesso residenziale, denominato "Centro Direzionale Vanvitelli, direttamente riconducibile a soggetti vicini clan BELFORTE.
L’intervento edilizio, finanziato illecitamente fin dall’inizio dagli esponenti apicali del clan, fra i quali i fratelli Domenico e Salvatore Belforte, è stato attuato attraverso l’acquisizione e la demolizione di un vecchio opificio dismesso dalla società "CAVlLFRATTA S.r.l.", interamente sostituito dal nuovo ed imponente complesso immobiliare.
Gli accertamenti effettuati hanno inoltre consentito di acclarare plurime condotte di rilascio di illegittime autorizzazioni edilizie, ad opera di tecnici e professionisti compiace11ti,che hanno consentito 1’esecuzione dell’opera edilizia.
ll massiccio utilizzo dei proventi illeciti del clan e stato accertato anche attraverso il monitoraggio di decine e decine di conti correnti intestati sia alle persone fisiche che alle società coinvolte nella realizzazione dei lavori e vicini al clan BELFORTE.
La delicata e difficile situazione in cui verte il clan, a seguito dei numerosi pentimenti di esponenti di spicco, che ne hanno minato dall’interno l’equilibrio affettivo economico, ha determinato il sodalizio criminale ad operare diverse alienazioni di immobili per eludere la confisca dei reimpieghi del patrimonio illecito in particolare la vendita di alcuni locali, facenti parte del complesso “VANVITELLI".
Tutti gli indagati sono stati oggetto di meticolosi accertamenti patrimoniali e finanziari che hanno dimostrato la loro incapienza reddituale in relazione agli investimenti effettuati.

L’attività investigativa si e conclusa, oltre che con l’esecuzione delle ordinanze di cui sopra, anche con il sequestro preventive di 213 tra appartamenti, garage e locali commerciali tutti facenti parte del Centro Residenziale Vanvitelli e di 11 unita immobiliari, 19 rapporti bancari, 2 societa, 08 quote societarie, tutte riconducibili ai patrimoni personali degli indagati per un valore complessivo stimato in circa sedici milioni di euro.