ln data odierna, il Nucleo di Polizia Tributaria della
Guardia di Finanza di Caserta, al termine di una complessa ed articolata attività
investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, ha dato
esecuzione ad un’ordinanza di sequestro preventivo emessa nei confronti del socio
unico e del rappresentante legale della Gosaf Srl, società di riscossione con
sede nella provincia sannita.
Dalla minuziosa ed attenta analisi degli incassi e dei
versamenti effettuati dalla società per conto di alcuni comuni della provincia
di Caserta, in particolare Arienzo, Francolise, Pietravairano e San Marcellino,
é, infatti, emerso che gli amministratori della Gosaf si sono indebitamente
appropriati di una consistente parte delle somme riscosse, pari a circa 800
mila euro, ed, inoltre, avevano ritardato, ben oltre i termini previsti per
legge, il versamento di oltre 600 mila euro all’ente titolare delle stesse somme.
In particolare, negli armi 2010, 2011 e 2012, la società ha
svolto il servizio di riscossione dei tributi locali relativi alla TARSU ed alla
TIA per conto dei predetti comuni casertani sulla base della stipula di
apposite convenzioni. L’ente destinatario di tali tributi e la Provincia, come
previsto dalla normativa regionale di settore, che, inoltre, obbliga gli
incaricati della riscossione a trasferire, entro e non oltre venti giorni
dall’incasso, gli importi riscossi su un conto, specificatamente dedicato, intestato
alla predetta amministrazione. In realtà,
dagli accertamenti svolti, e stato rilevato che, per le operazioni di riversamento
all’Ente titolare delle somme riscosse, sono stati utilizzati conti correnti Vt
diversi da quelli serventi alla riscossione dei citati tributi. In tal modo,
come sottolineato dallo stesso Gip, l’amministratore ed il procuratore della società
hanno potuto utilizzare impropriamente le somme riscosse tramite il loro
versamento su conti correnti svincolati da qualsiasi controllo da parte degli
enti creditori ovvero i comuni titolari dei ruoli.
Per tali condotte, gli stessi soggetti sono indagati per il
reato di peculato essendosi indebitamente appropriati di quasi un milione e mezzo
di euro. Conseguentemente, e stato disposto il sequestro preventivo delle somme
sottratte, circa 800.000 mila euro, costituenti il profitto del reato, al line
di restituirle agli enti proprietari affinché diano loro la destinazione
propria.
L’attività oggi condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta e coordinata da
questa Autorità Giudiziaria evidenzia ancora una volta l’attenzione delle
Istituzioni al corretto impiego del denaro
pubblico.