Castel Volturno. I carabinieri del
locale Comando Stazione hanno tratto in arresto CECORO Raffaele 85 del
posto in esecuzione all’ordine di
carcerazione emesso dall’ufficio
esecuzioni penali della Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di
Napoli. Lo stesso, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza
speciale P.S., dovrà espiare pena
residua mesi 4 (quattro) e giorni 18 (diciotto) di reclusione,
poiché riconosciuto colpevole reati tentata rapina ed estorsione aggravata in
concorso, commessi nel periodo gennaio – marzo 2009 in Castel Volturno.
L’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua
Vetere.
I
carabinieri della Stazione di Cellole hanno notificato la misura
cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Santa Maria
Capua Vetere (CE), nei confronti di CALENZO Giovanni cl. 63 del posto. Il provvedimento è scaturito
da reiterate violazioni alle prescrizioni impostegli in regime di arresti
domiciliari e dal divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie
(minacciata di morte anche telefonicamente). Il Calenzo è stato associato
presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE).
I carabinieri della Comando Stazione di Arienzo, coadiuvati
dal Nucleo cinofili di Pontecagnano (SA), hanno tratto in arresto, per
detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti TRAMONTANO Antonio, cl. 92 di San Felice a Cancello. I militari dell’Arma, nell’ ambito di un
servizio finalizzato alla recrudescenza del fenomeno dello spaccio, hanno
individuato e bloccato il TRAMONTANO in Piazza Giovanni XIII, di San Felice a
Cancello mentre cedeva dosi di sostanza stupefacente ad occasionali avventori.
La successiva perquisizione personale ha permesso, ai carabinieri, di rinvenire
e sequestrare n. 7 stecche per
complessivi gr. 10 di sostanza tipo hashish; n. 24 involucri contenenti gr. 8 di stupefacente tipo cocaina e la somma
contante di euro
433, ritenuta provento dell’illecita attività di spaccio.
L’arrestato, è stato sottoposto alla custodia domiciliare
presso la propria abitazione in attesa del rito direttissimo.