La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


email
procecere@alice.it
procecere@virgilio.it



Visualizzazioni secondo Google dal 2009

martedì 22 luglio 2014

TRUFFA AI DANNI DELLO STATO SEQUESTRI PREVENTIVI PER OLTRE 57 MILIONI DI EURO


I finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Firenze stanno eseguendo,
su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Firenze, Dott. Angelo Antonio
Pezzuti, tra le regioni della Campania, del Lazio, della Sicilia e della Toscana,
un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente
per oltre 57 milioni di euro.
Le indagini, coordinate dal P.M. Dott. Giulio Monferini, della Procura della
Repubblica di Firenze, hanno consentito di smascherare una truffa,
perpetrata da noti imprenditori impegnati nella gestione degli ippodromi di
Firenze, Roma e Napoli, che, per circa un quinquennio, hanno indebitamente
percepito contributi pubblici per svariati milioni di euro, utilizzandoli soprattutto
per fini personali.Le attività investigative hanno portato alla luce una maxi truffa realizzata
attraverso l’aggiramento della norma entrata in vigore nel gennaio del 2008,
con cui è stato disposto l’obbligo per gli Enti erogatori (tra i quali anche
I’Unione Nazionale per l’Incremento delle Razze Equine – U.N.I.R.E. –) di
verificare le posizioni debitorie dei soggetti beneficiari di contributi pubblici
presso l’ente di riscossione Equitalia S.p.A., al fine di consentire l’accesso ai
fondi solo a società che siano in regola con il pagamento delle imposte e dei
contributi. L’articolato sistema fraudolento attuato dal gruppo operante nel
settore ippico, era imperniato sulla creazione di una serie di società - dislocate
su tutto il territorio nazionale - utilizzate come “schermo” per non fare apparire,
nella procedura di assegnazione dei fondi pubblici, quei soggetti giuridici che
nel tempo avevano accumulato cospicui debiti nei confronti dell’Erario. Con
l’ausilio di questo meccanismo le società, riconducibili alle stesse persone
denunciate, hanno gestito gli ippodromi più importanti del Paese per quasi un
quinquennio nonostante la situazione di grave dissesto finanziario.
Le somme indebitamente percepite sono state solo in minima parte utilizzate
per la gestione degli ippodromi e lo sviluppo dell’attività ippica.