Nel pomeriggio di ieri, la Squadra Mobile di Caserta,
diretta dal Vice Questore dr. Alessandro TOCCO, ha eseguito un ordinanza che
applicava la misura degli arresti domiciliari nei confronti di FARINA Michele,
nato a Maddaloni (CE) il 25.12.1991, ivi res., in relazione al reato di furto
aggravato continuato.
In particolare, a seguito delle indagini condotte
dalla Squadra Mobile a seguito di alcuni danneggiamenti consumati in danno di
un negozio della catena “Miseria & Nobiltà” di Maddaloni, che nel giugno
2013 portarono all’arresto di quattro esponenti del clan BELFORTE – gruppo
D’ALBENZIO per estorsione aggravata dal metodo mafioso, era stato accertato
anche che uno dei dipendenti del’esercizio commerciale, appunto il citato
FARINA Michele, peraltro cognato di uno degli arrestati, si era impossessato di
un notevole quantitativo di prodotti per l’igiene e per la casa
commercializzati dalla ditta.
Le investigazioni appuravano che l’indagato,
utilizzando il duplicato della chiave, in poche settimane, era riuscito a
sottrarre dal deposito decine di confezioni di prodotti per l’igiene di note
marche per un valore di diverse migliaia di euro che, poi, rivendeva sottocosto
ad un commerciante, D. M. , cl. ‘79, di
Marcianise (CE), nei cui confronti è stata applicata la misura cautelare
prescrittiva dell’obbligo di presentazione quotidiano alla P.G..
Invece, nei confronti di FARINA Michele, già
pregiudicato, l’Ufficio del G.I.P. presso il Tribunale di S. Maria C.V. (CE)
rigettava la richiesta del P.M. di applicazione della custodia cautelare in
carcere ritenendo adeguata la misura degli a.a.d.d., purchè fosse adottato
anche il presidio tecnologico del c.d. braccialetto elettronico, disponendo
alternativamente la misura inframuraria solo se l’interessato avesse negato il
consenso alla sua applicazione.