“Il sito di
stoccaggio di Ferrandelle è stato interamente liberato. Grazie alla Gisec in
due anni sono state portate via 500mila tonnellate di rifiuti, l’equivalente,
in termini di peso, di circa 5 “Costa Concordia””. E’ l’annuncio che il
presidente della Provincia di Caserta, Domenico
Zinzi, ha dato nel corso della conferenza stampa svoltasi stamani nella Sala
Giunta del palazzo della Provincia in corso Trieste a Caserta.
All’incontro
hanno partecipato anche l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Rocco, l’amministratore unico della Gisec, Donato Madaro, e il direttore tecnico
della società provinciale, Maurizio
Campopiano. Ad illustrare il lavoro svolto dalla Gisec, attraverso
l’ausilio di slide e di immagini in diretta streaming proiettate dal sito di
stoccaggio di Santa Maria La Fossa, è stato, invece, il responsabile del sito
di Ferrandelle, Elpidio Maisto.
“Lo
svuotamento di Ferrandelle – ha continuato il presidente della Provincia, Zinzi - si inserisce nell’ambito di
quella operazione di bonifica ambientale che stiamo portando avanti sin dai
primi giorni del nostro insediamento. Oggi noi risolviamo problematiche
ambientali causate da altri, che negli anni passati hanno consentito che nella
nostra terra venissero sversati ingenti quantitativi di rifiuti provenienti da
Napoli e dalle altre zone della Campania”.
I costi
necessari allo svuotamento del sito di Ferrandelle si sono aggirati attorno ai
4 milioni di euro e non sono stati posti a carico dei cittadini della provincia
di Caserta in quanto, dal 2011 in poi, la tariffa è rimasta invariata anche
rispetto all’aumento del costo della vita. In 3 anni, poi, sono state anche
eliminate 48mila tonnellate di percolato. A tal proposito, in una parte
dell’area in cui è compreso il sito verrà realizzato un impianto di depurazione
di percolato di ultima generazione che entrerà in funzione entro l’anno e che consentirà
un considerevole risparmio per i contribuenti.
Terminato
lo svuotamento, ora si attende il piano di caratterizzazione dell’area, che
deve stabilire se e quanto sono inquinate le diverse zone. Solo successivamente
si potrà dare il via alla programmazione della Provincia di Caserta
relativamente a quel sito. “Di sicuro – ha aggiunto Zinzi – non permetteremo mai più che vengano sversati rifiuti a
Ferrandelle”.
Il
presidente della Provincia ha sottolineato la necessità di completare il ciclo
integrato attraverso la costruzione degli impianti utili al recupero, riciclo e
smaltimento dei rifiuti, con particolare riferimento al costruendo
gassificatore di Capua: “La Provincia di Caserta - ha proseguito Zinzi - ha approvato un piano
provinciale dei rifiuti, che è stato recepito dalla Regione Campania e da
Bruxelles e poi avviato a fase operativa. Stiamo scontando dei ritardi
sull’inizio dei lavori di quest’opera a causa di gravi rallentamenti da parte
del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che ci ha fatto perdere almeno un anno
sulla tabella di marcia. Senza gli impianti entro un anno, ma forse anche
prima, il nostro territorio rischia di ripiombare in una nuova emergenza
rifiuti e di questo dovrà assumersi la responsabilità quella parte politica che
oggi li avversa e che fa di tutto per boicottarli”.
“Mi
chiedo – ha concluso il presidente della Provincia di Caserta – se gli
esponenti locali del Partito Democratico, a partire dall’onorevole Pina
Picierno che fa parte della direzione nazionale del Pd, conoscano la posizione
del segretario del loro partito nonché presidente del Consiglio, Renzi, il
quale più volte si è dichiarato favorevole agli impianti, indicando il
termovalorizzatore di Vienna, costruito circa 30 anni fa, come un esempio per
risolvere i problemi della Campania. A questo punto vorrei capire le vere
ragioni della loro opposizione all’impianto di Capua, considerando che lo
stesso è di ultima generazione e quindi anche molto più sicuro per la tutela
della salute dei cittadini e dell’ambiente. Le motivazioni – ha concluso Zinzi
– sono esclusivamente di carattere strumentale. Il problema è che su questi
temi bisognerebbe essere responsabili e non innescare polemiche sterili che
danneggiano solo i cittadini”.