Nei
giorni scorsi, la Squadra Mobile di Caserta, diretta dal V.Q. dr Alessandro
TOCCO, impegnata in servizi anticrimine finalizzati a contrastare i reati
contro il patrimonio, in due distinte operazioni, ha arrestato due
pregiudicati, uno dei quali straniero.
In
particolare, nella serata di Giovedì 10 giugno, gli uomini della Sezione Distaccata
di Casal di Principe, coordinati dal dr Mario GRASSIA, arrestavano il
pluripregiudicato FONDINO Giovanni, classe 74, colpito da ordine di esecuzione
per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura
Generale della Repubblica presso la Corte di Appello, dovendo espiare una pena di
anni 3, giorni 24 di reclusione, in quanto riconosciuto colpevole del reato di
estorsione commesso nel territorio di Marcianise.-
In
particolare il FONDINO si è reso responsabile, unitamente ad altre persone, del
c.d. “cavallo di ritorno”, reato molto diffuso nelle province di Napoli e
Caserta, che consiste nell’estorcere denaro alla vittima di un furto, in genere
di autovettura, per ottenerne la restituzione.
La
cattura del FONDINO è avvenuta presso la sua abitazione, munita di porta
blindata e sistema di videosorveglianza, istallato per eludere i controlli da
parte delle Forze di Polizia, sita in Gricignano di Aversa alla via S. Antonio
Abate
Nelle
stesse ore, gli investigatori della Sezione Criminalità Organizzata della
Squadra Mobile sottoponevano a fermo di p.g., per il reato di ricettazione, il
cittadino ucraino KOTSYUBACH Oleksandr, nato in Ucraina il 14.03.1979, res. a
S. Antimo (NA).
In
questo caso, una pattuglia in borghese, impegnata in servizi anticrimine nell’agro
aversano, a Trentola Ducenta (CE), notavano lo straniero che parcheggiava
all’esterno di un noto bar una nuovissima vettura VW Golf e disceso dalla
stessa si avvicinava a due noti pregiudicati del luogo.
Insospettiti
dalla scena, i poliziotti decidevano di operare un normale controllo riuscendo
però solo a bloccare lo straniero, che non riusciva neppure a discendere dal
veicolo ancora in moto, mentre gli altri sospetti, alla loro vista, si
allontanavano repentinamente a piedi.
Le
successive verifiche permettevano di accertare che KOTSYUBACH Oleksandr
annoverava precedenti penali per contraffazione di sigilli ed uso di sigilli
contraffatti, essendo stato sorpreso alla guida di una vettura a cui erano
state apposte targhe false.
Inoltre,
nei suoi confronti risultavano alcuni controlli effettuati all’estero, in Polonia
ed in Ungheria, a bordo di vetture immatricolate in Italia di cui era stato
denunciato il furto o la rapina.
Pertanto,
gli investigatori estendevano le verifica anche al veicolo alla cui guida si
trovava il sospetto, appurando che, pochi giorni prima, il 29 giugno, ne era
stato denunciato il furto a Casagiove (CE).
Pertanto
l’uomo veniva sottoposto a fermo di P.G. per ricettazione.
Verosimilmente,
KOTSYUBACH Oleksandr si accingeva a trasferire all’estero la vettura trafugata
poco prima, sulla quale erano apposte ancora le targhe originali. Sono in corso
ulteriori indagini finalizzate ad accertare il coinvolgimento del cittadino
ucraino in organizzazioni criminali attive in Campania dedite al furto, alla
ricettazione ed al riciclaggio di vetture che, poi, vengono immesse sui mercati
del Nord Europa.
Infatti,
tali attività criminali si sono rivelate particolarmente remunerative e poco
rischiose, soprattutto per la facilità di immatricolazione dei veicoli rubati
negli altri paesi europei, poco inclini ad effettuare rigorosi controlli sulla
documentazione allegata alle vetture esportate dall’Italia che, spesso, è
abilmente falsificata proprio per dissimularne la provenienza illecita.