Ho un profondo rispetto per Emiddio Cimmino e per il presidente della provincia di Caserta in quanto medico e soprattutto professionista perché ha conosciuto la mia famiglia paterna e materna , ma se lo dovevano aspettare. Così come il sindaco Biagio Maria Di Muro sta vendendo cara la pelle “amministrativa” per la sua città, così anche il sindaco di san Tammaro Emiddio Cimmino e il presidente della provincia di Caserta Mimì Zinzi, dovranno fare anche loro altrimenti faranno la fine di coloro che abbasseranno la testa. Vendere la cara la pelle amministrativa in questo periodo dove addirittura il governo vacilla sotto gli attacchi dei magistrati della procura della repubblica di napoli che hanno puntato il verso il ministro delle finanze Giulio Tremonti , tutto lecito , ma se era un dipendente della pubblica amministrazione lo avrebbero indagato, arrestato e licenziato. Con che spirito i dipendenti pubblici vanno a lavoro sapendo che il ministro si faceva pagare una casa, ma perché i soldi lui non li aveva ?
Vendere cara la pelle significa cercare accordi per il bene di una città affinchè si possa rendere vivibile ed accettabile su tutti i punti di vista,. Perché ne vale la vita per i nostri figli.
Quindi è importante da un lato sedersi intorno al tavolo di trattative con il governatore Stefano Caldoro , che ha anche indole casertane se ne lontane con cugini che svolgono la loro attività professionale a Caserta e Mondragone, potrebbe comunque salvaguardare il territorio della provincia di Caserta. Dall’altro non sedersi significa alzare un muro e far decidere a Roma che non conosce la realtà della provincia .
La storia è sempre la stessa poiché è identica a quella degli anni settanta .