La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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martedì 5 aprile 2011

PEPPE BARBATO SI PRESENTA ALLA CITTADINANZA SAMMARITANA .

Un impegno civile, sociale e culturale ma soprattutto esemplare.Sono queste le caratteristiche del noto imprenditore ittico Giuseppe Barbato. Presidente dello storico sodalizio civico il Girasole, che dopo il lusinghiero risultato ottenuto alle amministrative di 4 anni fa, non farà mancare un contributo programmatico di spessore alle elezioni comunali sammaritane del prossimo maggio. In particolare, a Peppe Barbato stanno particolarmente le tematiche inerenti lo sviluppo e il commercio della città Del Foro.“ Da capitale economica e commerciale della provincia di Caserta, spiega Barbato- ci siamo quasi ridotti ad essere, almeno per queste categorie, tra gli ultimi centri del casertano. E, dunque, è necessario che la futura amministrazione comunale attivi tutte le modalità e tutti gli accorgimenti utili per incrementare il commercio, sia nel centro storico sia nelle periferie, laddove, forse, ha subito ancora più duri contraccolpi. Naturalmente, i futuri amministratori, che, spero, saranno espressi dal forum e da partiti con noi alleati, dovranno avere il coraggio e la serietà di impedire, qualora fosse possibile, in toto o in parte, la costruzione di nuovi centri commerciali in città che, oltre ad affossare definitivamente gli esercenti sammaritani, non solo non produrranno sbocchi occupazionali per i nostri giovani, ma addirittura, potrebbero creare le premesse affinchè altri negozi e piccole catene commerciali della città chiudano e di conseguenza si verifichi una nuova ondata di disoccupazione.”