La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 23 settembre 2010

OMICIDIO CIARDULLI- FABOZZI - ORDINANZA PER IL GRUPPO SETOLA


Nelle prime ore di stamane, la Squadra Mobile di Caserta, in esito ad indagini coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, nell’ambito del P. penale nr. 45855/08, ha dato esecuzione all’O.C.C.C. nr. 40547/08 R.G.G.i.p. e nr 585/10 R.M.C., emessa dall’Ufficio G. I. P. presso il Tribunale, nei confronti:




1. SETOLA Giuseppe di Luigi, nato a S. Maria C.V. (CE) il 5.11.1970, detenuto;

2. GUERRA Giuseppe, nato a Santa Maria C.V. (CE) il 26.12.1968, detenuto;

3. LETIZIA Giovanni, nato ad Aversa (CE) il 24.11.1980, detenuto.



Il provvedimento, emesso sulla base delle risultanze raccolte dalla Squadra Mobile di Caserta, ha accolto pienamente le ipotesi accusatorie formulate dai PP.MM. della D.D.A di Napoli per i reati di duplice omicidio e detenzione illegale di armi, con l’aggravante prevista dall’art. 7 L. 203/91, avendo gli autori agito al fine agevolare l’attività dell’associazione mafiosa denominata “Clan dei Casalesi – Gruppo Bidognetti” di cui SETOLA aveva assunto la guida dopo la sua evasione da Pavia.

Il provvedimento restrittivo riguarda il duplice omicidio di CIARDULLO Antonio e di FABOZZI Ernesto, consumato il 12 settembre 2008 dal gruppo SETOLA.

L’episodio rientrava in quella strategia stragista che SETOLA Giuseppe intendeva attuare al fine di instaurare un regime di terrore nei confronti di quanti, imprenditori, cittadini italiani e stranieri, fiancheggiatori ed affiliati, risiedevano nel territorio di influenza del clan BIDOGNETTI, la cui autorità criminale andava indebolendosi per l’arresto dei suoi capi e di numerosi affiliati, per l’esistenza di contrasti interni ed a causa della collaborazione di importanti esponenti.

Tale obiettivo, pertanto, veniva perseguito colpendo, in particolare, chi aveva osato denunciare gli affiliati al clan o i congiunti dei collaboratori di giustizia, cioè coloro che, più di ogni altro, erano in grado di minare il dominio criminale della organizzazione.

Secondo la ricostruzione effettuata dalla Squadra Mobile, l’agguato fu posto in essere dallo stesso SETOLA e da LETIZIA Giovanni, mentre il GUERRA svolgeva il ruolo di“specchiettista”.

CIARDULLO Antonio, titolare della Ditta “Ciardullo Trasporti”, attiva nel trasporto dei prodotti ortofrutticoli, e FABOZZI Ernesto, dipendente della citata società, nel pomeriggio del 12 settembre 2008, venivano attinti da numerosi colpi di pistola calibro 9x21 e 9x17 da un commando di due persone, giunte a bordo di una moto, all’interno del deposito di camion di proprietà del citato CIARDULLO, ubicato nei pressi del cimitero di Trentola Ducenta (CE).

Il vero obiettivo del raid omicidiario era il CIARDULLO Antonio, che nel 1998 aveva denunciato per il reato di estorsione GUERRA Giuseppe, esponente del clan BIDOGNETTI, poi arrestato e condannato insieme ad alcuni complici; l’imprenditore, infatti, veniva letteralmente massacrato a colpi di arma da fuoco, venendo attinto da ben quindici colpi di pistola.

FABOZZI Ernesto, invece, veniva eliminato solo perché rappresentava un pericoloso testimone.

Le indagini coordinate dalla D. D. A. di Napoli e condotte dalla Squadra Mobile di Caserta, corroborate da complesse ed inequivocabili perizie balistiche e dalle concordanti dichiarazioni di collaboratori di giustizia, tra i quali SPAGNUOLO Oreste, permettevano di risalire al movente del duplice omicidio ed a individuarne gli autori materiali.

Le perizie balistiche, peraltro, hanno consentito di accertare che la pistola semiautomatica calibro 9x21, usata per il duplice omicidio di CIARDULLO Antonio e FABOZZI Ernesto, era stata utilizzata anche in occasione dei seguenti fatti omicidiari, imputabili al “gruppo Setola”:



• 4 ago. 08 duplice omicidio KAZANI – DANI ;

• 18 sett. 08 omicidio di CELIENTO Antonio2;

• 18 sett. 08 la strage di extracomunitari di Castel Volturno (CE) ;

• 2 ott. 08 omicidio di RICCIO Lorenzo ;

• 5 ott. 08 omicidio di CANTELLI Stanislao .