La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 6 settembre 2010

MARCIANISE RIFIUTI SOTTO AI PILONI DELLE FERROVIE, IL CONSIGLIO DI STATO DA’ RAGIONE AL COMUNE ED IMPONE LA RIMOZIONE AD RFI

Marcianise. Anche il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di Marcianise: Rfi (Reti Ferroviarie Italiane) dovrà rimuovere ad horas i rifiuti, abusivamente sversati da ignoti in località Santa Veneranda, e bonificare il sito.

Come si ricorderà, a seguito del rinvenimento di materiale di vario tipo e di eternit giacente tra alcuni piloni in cemento di sostegno alla linea ferroviaria sopraelevata delle FF.SS, il legale rappresentante del Comune aveva disposto che Rfi provvedesse alla sua rimozione, alla messa in sicurezza di emergenza, all’esecuzione degli accertamenti propedeutici alla bonifica dei siti inquinati, e alle consequenziali attività di ripristino ambientale.

Della questione si era già occupato il Tar della Campania, a cui era ricorsa la società delle ferrovie, impugnando l’ordinanza, e chiedendone l’annullamento.

Il Tribunale Amministrativo aveva rigettato l’istanza di Rfi, giudicando infondato il ricorso e dando perciò ragione al Comune, difeso dall’avvocato Giuliano Agliata.

Sulla stessa falsariga la decisione del Consiglio di Stato.

Approda dunque all’epilogo sperato una questione che aveva interessato l’amministrazione Tartaglione fin dal suo insediamento, quando a seguito di diversi sopralluoghi presso l’area, e del riscontro del consistente danno ambientale, aveva presentato anche un esposto direttamente al Consiglio dei Ministri.

La linea dura accolta è il simbolo dell’intransigenza che il locale governo ha inteso adottare in materia di tutela ambientale, uno dei capisaldi della sua azione