La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 14 ottobre 2010

CESA. ASSOLTO BRUNO OLIVA ERA ACCUSATO DI ABUSO EDILIZIO

Imprenditore assolto dal reato di abuso edilizio. La decisione è stata assunta dal giudice monocratico di Aversa, dottoressa Stravino, nel corso dell'udienza di ieri, che ha mandato assolto Bruno Oliva, 47 anni imprenditore di Cesa, da tempo trasferitosi in Toscana. Oliva era accusato di aver realizzato, in qualità di costruttore, un immobile privo di permesso a costruire. L'abuso, secondo le indagini espletate dai Carabinieri di Gricignano di Aversa, era da ricondurre ai familiari di Oliva, in particolare al padre ed al fratello, titolari del bene mentre l'imputato aveva svolto il compito di costruttore. Secondo l'accusa, dunque, il compito di questi era stato quello di aver messo a disposizione dei familiari gli attrezzi, gli strumenti e le risorse per poter erigere, in poco tempo, un immobile privo di permesso a costruire. La costruzione era avvenuta nella zona Pip del comune di Gricignano d'Aversa ed il sequestro dell'opera avvenne nel mese di dicembre del 2007. La difesa dell'imprenditore, sostenuta dall'avvocato Enzo Guida, nel corso del processo ha messo in evidenza come della presenza dell'imputato non vi era traccia nel corso dei diversi accertamenti e sopralluoghi effettuati sul posto. Al momento del sequestro non vi erano in corso i lavori né vi era traccia di una impresa a lavorare. Inoltre le stesse indagini condotte dalle forze dell'ordine non avevano indicato alcuna partecipazione attiva alla condotta contestata. Per questa ragione la difesa ha sostenuto la assoluta estraneità dell'imputato dalle condotte contestate, avanzando una richiesta di assoluzione piena dell'imprenditore. Alla fine il giudice ha accolto la linea difensiva, assolvendo l'imprenditore dall'accusa.