La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 30 ottobre 2010

CASAL DI PRINCIPE - CAMORRA E LATITANTI SCOVCATO IL BUNKER CHE SERVì A NICOLA APICELLA .- FERMATO ISIDORO FRAGNOLI

Nel quadro delle iniziative intraprese d'intesa con la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, a seguito delle riunioni di coordinamento tenutesi nei giorni scorsi, allo scopo di prevenire azioni delittuose ed alla ricerca di latitanti nel territorio dell'agro aversano, la Squadra Mobile, con l'ausilio di equipaggi di rinforzo dei Reparti Prevenzione Crimine e di contingenti dell'Esercito Italiano, ha eseguito in questi giorni 10 perquisizioni a carico di appartenenti al clan dei CASALESI, nonché di altri soggetti di organizzazioni criminali operanti nella provincia.

All'esito della citata attività, sono stati conseguiti i seguenti risultati:

nella mattinata del 28 ieri, in Casal di Principe (CE), via Vecchia di Vico XIII traversa, veniva perquisito un capannone di proprietà di DI PUORTO Pasquale, nato a Casal di Principe (CE) il 2.09.1972, ivi res. in via Marsala 61, pluripregiudicato, ove venivano rinvenute 104 cartucce per fucile, cal. 12, a piombo spezzato, occultate nel cassone posteriore di un autocarro parcheggiato all'interno del cortile, inoltre si accertava che lo stesso aveva attivato nell'immobile in argomento, senza autorizzazione Regionale, un centro di raccolta, demolizione, frantumazione, riciclaggio, smaltimento di veicoli fuori uso, in violazione al D.Lgs 152/2006, inoltre veniva anche rinvenuto un autoveicolo di provenienza furtiva.

L’uomo, pertanto, veniva denunciato per detenzione abusiva di munizionamento, per ricettazione e per la gestione, senza le prescritte autorizzazioni regionali, di un centro di demolizione e rottamazione di autoveicoli.

Nel corso della perquisizione, inoltre, veniva arrestato un cittadino marocchino, AITLAAMIM Youssef, con numerosi alias, nato in Marocco 1'1.01.1987, con domicilio in Casal di Principe (CE), presso l'abitazione di proprietà del DI PUORTO Pasquale, ritenuto responsabile del delitto -p. e p. dall'Art. 14 comma 5° quater del D.Lgs. nr. 286/98 e successive modifiche, in quanto nonostante gli sia stato notificato, il 23.02.2010, l'Ordine del Questore della Provincia di Roma a lasciare, entro gg. 5 il territorio nazionale attraverso la frontiera di Fiumicino, si tratteneva illegalmente sul territorio nazionale.

Nella tarda serata del 28, in Castel Volturno (CE), a seguito di ininterrotti servizi di appostamento, con l'ausilio di personale del Commissariato di P.S. di quel centro, è stato rintracciato presso la sua abitazione e tratto in arresto FARGNOLI Isidoro, nato a Castel Volturno (CE) il 29.10.1974, ivi res. in via G.Rosaroli 24, con precedenti di polizia, destinatario di Ordine di Esecuzione per la carcerazione, emesso il 15.10.2010 dalla Procura Generale di Napoli, condannato definitivamente all'espiazione di anni 3 e mesi 3 di reclusione, responsabile dei reati di cui all'art. 416 bis e detenzione illegale di armi, affiliato al clan dei casalesi ed in particolare al gruppo facente capo al defunto boss MORRONE Pasquale di Castel Volturno.

Infine, nella mattinata odierna, in via Otranto 19 di Casal di Principe (CE), la Squadra Mobile, dopo aver fatto irruzione in un deposito di materiale edile, nella disponibilità di APICELLA Nicola, nato a Casal di Principe (CE) il 26.06.1957, con precedenti di polizia, fratello del più noto Pasquale, alias Bell’omm’, affiliato al clan dei Casalesi-fazione SCHIAVONE, condannato all’ergastolo nell’ambito del processo Spartacus, individuava, ben occultato da balle di fieno, un bunker, adibito ad ospitare persone. Il rifugio risulta accessibile attraverso un cunicolo ed una scala, ed era costituito da una camera da letto e da un bagno.