La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 8 febbraio 2012

CAMORRA , BUSINESS E IMPRENDITORIA, LA DIA SEQUESTRA BENI PER 4 MILIONI DI EURO

Ancora sequestri nell’ambito del business dei rifiuti adesso tocca alla New Drink Company attiva nel settore della vendita all’ingrosso di acqua e bevande, 16 fabbricati aventi sede od ubicati nella provincia di Caserta, oltre a 13 rapporti finanziari nella disponibilità diretta e indiretta dei predetti, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro. Gli uomini della Dia su imput della sezione misure e prevenzione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Raffaello Magi, Paola Lombardi e Roberta Attena, sono stati i fratelli Roma (Generoso, 64 anni, Raffaele, 58, ed Elio, 60) di Trentola Ducenta (Caserta). Si tratta di imprenditori che svolgevano l’attività di smaltimento rifiuti che, secondo gli inquirenti, sono gravemente indiziati di pericolosità qualificata in virtù dei rapporti con la fazione Bidognetti del clan dei casalesi. I fratelli sono risultati essere in rapporti di affari con Gaetano Cerci, nipote del capo storico della fazione camorristica, Francesco Bidognetti, soprannominato “Cicciotto ‘e Mezzanotte”, in carcere al 41bis, e Cipriano Chianese, imprenditore dei rifiuti, destinatario di analogo provvedimento di sequestro emesso sempre dalla magistratura sammaritana. I Roma, secondo la Dia, avevano il ruolo di intermediari, trasportatori, depositari e smaltitori dei rifiuti illecitamente conferiti nel territorio campano, nell’interesse patrimoniale del clan dei casalesi, generando una cospicua provvista finanziaria di origine, appunto, illecita e ciò sia in virtù dell’accennata contiguità criminale che per la metodologia utilizzata per lo smaltimento stesso, sfociata in provvedimenti giudiziari di contrasto (con condanne per traffico illecito dei rifiuti e disastro ambientale).
Anni fa i Roma sono stati al centro di indagini relative a società di compostaggio a loro riferibili, dalle quali è emerso che gli stessi recepivano fittiziamente concimi e compost per l’agricoltura ma, in pratica, grazie anche ad alterazioni e alla formazione di falsi certificati di analisi di rifiuti, realizzavano lo smaltimento illecito di un’impressionante quantità di rifiuti pericolosi, caratterizzati dalla presenza di elementi fortemente inquinanti, che sono stati nel tempo assorbiti dall’ambiente, cagionando la tossicità delle produzioni agricole coltivate nell’ampia zona d’interesse, con conseguente pericolo per la salute degli ignari consumatori.