La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 5 giugno 2010

ENRICO MONACO : " GIOVANNI CAMPOCHIARO SPIANA LA STRADA AL SINDACO PER IL PASSAGGIO NEL PDL.

Devo, purtroppo, deludere i bontemponi che continuano a scrivere sulla stampa locale che io non rappresento che me stesso, dato che nessuno degli assessori del PD ha ritenuto di dare corso a quanto da me annunciato in consiglio comunale. Vero è che sono in possesso dell'atto, debitamentesottoscritto dai predetti assessori, col quale essi rimettono al partito le deleghe loro assegnate dal Sindaco. Potrei anche allegarlo, ma lo ritengo inutile e irrispettoso per gli interessati. Martedì prossimo, cioè al rientro in Città del Sindaco, tale atto sarà ritualmente protocollato in comune. Resto, nelle more, privatamente disponibile per gli increduli, previo appuntamento. Mi pare, invece, che due altri avvenimenti abbiano segnato la storia di queste ore. Da un lato v'è un'importante dichiarazione dei colleghi Monaco, Pardi e Zito, che hanno preannunciato la rimessione delle deleghe da parte dell'ass. Buondonno; segno che il chiarimento fortemente voluto dalle forze del centrosinistra cittadino è entrato nel vivo. Un chiarimento, è bene precisarlo, che non si risolverà in una mera spartizione delle poltrone, a cui nessuno è interessato. Si tratterà, invece, di una più ampia discussione, anzitutto programmatica e di metodo, che solo in ultima analisi approderà all'assetto di giunta. Prendo atto che la decisione dei colleghi è ispirata alla responsabilità e buonsenso. Dall'altro, registro un episodio, che a dire il vero mi ha suscitato una grande ilarità. Passando innanzi al circolo cittadino del PDL ho potuto constatare che era in corso una conferenza stampa, indetta nientedimeno che dal presidente del consiglio regionale, on.le P. Romano, per la presentazione del nuovo acquisto in quota centrodestra, e specificamente PDL. Udite, udite: Giovanni Campochiaro. Non ci sarebbe nulla di strano in sè; tutti hanno diritto di cambiare opinione e appartenenze. Il punto è un altro: a battere le mani c'erano molti di quelli che fino a  ieri avevano fatto di Campochiaro l'icona del malaffare in Città; la quintessenza del male, la madre di tutte le degenerazioni della politica sammaritana! Allora dico: invece di fare sarcasmi infondati sul PD e su di me,qualcuno avrà il coraggio di spiegare in Città che ci si era sbagliati? Chi aveva detto che la presenza di Campochiaro in maggioranza era uno scandalo, fino a determinare le dimissioni di assessori (li ricordate?) che niente volevano avere a che fare col predetto, chi può dire oggi quale cammino di risocializzazione abbia fatto di Giovanni un uomo nuovo e rispettabile, nuova bandiera di un centrodestra che si candida a governare la Città? Come si pongono quei consiglieri, che oggi hanno in Giovanni un collega di gruppo (o, come si sussurra, il capogruppo), ma che hanno iniziato la consiliatura con un ricorso per determinarne la decadenza dalla funzione (in quella occasione, guarda caso, fui l'unico in consiglio comunale a illustrare le ragioni di diritto per le quali Campochiaro siedeva legittimamente nell'assise), poi sbugiardato dalla magistratura? C'è di più: nell'aria della conferenza si avvertiva una grande effervescenza, perchè molti leggevano l'ingresso nel PDL di Giovanni come il viatico del prossimo arrivo anche dell'altra punta di attacco: il Sindaco Giudicianni. Gianpinocchio, perchè così animinato da quei signori evidentemente è stato anche lui rivalutato... Scherzi a parte, è evidente che questo PDL non ha licenze di moralità, nè patenti di credibilità da rilasciare a nessuno. Sono così alla frutta, che in zona playoff hanno avviato una campagna acquisti, che non può avere altro senso se non quello di mortificare e bollare col segnodell'incapacità tutti quelli che sino a ora si sono lealmente e coerentemente battuti in quell'area politica.
A proposito: a quando il cambiamento della linea editoriale dei giornali locali?