La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 9 giugno 2010

SPARTACUS 4 - C'E' ANCHE UN PERSONAGGIO DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

Nella prima mattinata di oggi, la Squadra Mobile di Caserta ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 11 esponenti del “Clan dei Casalesi – gruppo SCHIAVONE” di seguito elencati:


  1. FIORAVANTE Salvatore, nato a Trentola Ducenta (CE) il 01.08.1973, detenuto;

  2. FONDINO Giovanni, nato a Gricignano d’Aversa (CE) il 05.03.1967, detenuto;

  3. ILLIBATO Ludovico, nato ad Aversa (CE) il 26.10.1963, detenuto;

  4. MASTRILLO Antonio, nato ad Aversa (CE) il 04.08.1961, detenuto;

  5. MASTRILLO Benito, nato ad Aversa (CE) il 30.05.1977, detenuto;

  6. MIRRA Guglielmo, nato a Santa Mari la Fossa (CE) il 21.06.1952, pregiudicato;

  7. MONACO Antonio, nato a Santa Maria C. V. (CE) il 22.09.1966, pregiudicato;

  8. PICCA Aldo, nato a Teverola (CE) il 17.11.1956, detenuto;

  9. TESSITORE Vincenzo nato a Gricignano d’Aversa il 24.01.1967, in regime di AADD;

  10. VARGAS Pasquale, nato a Salvitelle (SA) il 15.04.1966, detenuto;

  11. CANTIELLO Maria Giuseppa, nata a Casal di Principe il 7.8.1968.

La misura è frutto delle indagini condotte dalla Polizia di Stato a seguito del sequestro del “libro mastro” del clan a SCHIAVONE Vincenzo alias “coppertone”, attualmente latitante, che aveva dato origine ad una complessa e prolungata indagine culminata, nel settembre 2008, nella emissione di un’ordinaza di custodia cautelare in carcere nei confronti di ben 107 affiliati alla consorteria criminale, tra i quali anche NAPPA Giuseppina, moglie di SCHIAVONE Francesco “Sandokan”.
La Squadra Mobile di Caserta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, non ha mai interrotto le attività di indagine e di verifica del contenuto della “contabilità” sequestrata a “Coppertone”, acquisendo, anche attraverso attività tecniche di intercettazione telefonica ed ambientale, significativi e determinanti riscontri circa l’organicità dei destinatari dell’odierno provvedimento restrittivo al “Clan dei Casalesi”, riscontri che, peraltro, hanno trovato ulteriore suffragio nelle recenti dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, tra i quali FARINA Antonio e PICCOLO Alessandro.
Le investigazioni, quindi, hanno permesso di delineare il ruolo ricoperto nella consorteria camorristica da tutti i destinatari della misura cautelare, tra i quali spiccano, innanzittutto, i nomi di MONACO Antonio, capo zona e referente del “Clan SCHIAVONE” nel comprensorio di Santa Maria C. V., dopo l’arresto di Cicciariello e dei “DEL VECCHIO”; di MIRRA Guglielmo, già uomo di fiducia e prestanome di SCHIAVONE Francesco “Cicciariello”, entrambi liberi, e di CANTIELLO Maria Giuseppa, moglie di APICELLA Pasquale, cl. 68, storico appartenente al clan dei Casalesi - detenuto ininterrottamente dal 1997 e condannato con sentenza definitiva nell’ambito del processo “Spartacus”, inizialmente organico alla famiglia “BIDOGNETTI”, successivamente passato, insieme al gruppo del cognato CANTIELLO Salvatore, al Clan SCHIAVONE.
Per quanto riguarda gli altri “arrestati”, PICCA Aldo è uno storico appartenente al nucleo originario del clan, cognato di QUADRANO Giuseppe, detenuto e condannato all’ergastolo; ILLIBATO Ludovico ed i fratelli MASTRILLO erano organici all’articolazione aversana del Clan SCHIAVONE, di cui era referente CIOCIA Pasquale; mentre TESSITORE Vincenzo e FONDINO Giovanni erano affiliati al gruppo di Gricignano d’Aversa capeggiato da RUSSO Giuseppe “o’ padrino” e dai fratelli AUTIERO, Andrea e Luigi, di cui FONDINO era nipote.
ILLIBATO, i fratelli MASTRILLO, TESSITORE e FONDINO, svolgevano prevalentemente attività di raccolta delle estorsioni.
VARGAS Pasquale, per lungo tempo latitante e di recente arrestato, dopo avere militato nel clan “BIDOGNETTI”, era transitato negli “SCHIAVONE” di cui era divenuto fidato referente sul litorale domitio, nel comprensorio di Castel Volturno e del Villaggio Coppola.