La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 5 aprile 2010

SANTA MARIA CAPUA VETERE - 100 BAMBINI POTREBBERO NON TORNARE A SCUOLA - E' SCADUTO IL CONTRATTO CON LA REGIONE

Santa Maria Capua Vetere . Non è stato ancora rinnovato il contratto all’istituto Maiorana , Brutte sorprese ci potranno essere al ritorno fra i banchi per i 100 bambini e più della scuola elementare Principe di Piemonte che sono appoggiati all’istituto Maiorana in via caserta . Che la città abbia carenza strutturali per edifici scolastici comunali , questo lo abbiamo appreso già alla fine di novembre e si è concretizzata nel mese di dicembre , ma c'è un problema da risolvere . il 30 marzo è scaduto il contratto fra la Regione Campania e più precisamente l’istituto Maiorana e il comune di Santa Maria Capua Vetere, per l’accesso alla struttura di circa 100 bambini della scuola elementare Principe di Piemonte che sono state sfrattati dall’edificio scolastico perché pericolante .

Ebbene sarebbe il caso, che qualche consigliere comunale o assessore iniziasse a preoccuparsi visto che domani è un giorno lavorativo e la scuola avendo sede in Corso Garibaldi ha ancora dei problemi, di intervenire affinchè i bambini e soprattutto i genitori abbiano qualche spiacevole sorpresa il giorno che ritorneranno a scuola .

Quindi è importante che fin da ora il comune di Santa Maria Capua Vetere si prodighi affinchè risolva nel migliore dei modi possibili, il problema che attanaglia non solo l’amministrazione comunale , ma soprattutto i genitori i quali per adesso non hanno avuto problemi, ma si sa l’8 aprile è alle porte e quindi indispensabile conoscere il futuro scolastico della scuola d’obbligo .

Non desideriamo fornire risoluzione al caso , ma ricordiamo che oggi cambiare scuola sembra in ogni caso controproducente anche perché cambiare significa ulteriori disagi alla popolazione e ai genitori i quali vengono sballottati da un edificio ad un altro per accompagnare i loro figli a scuola .

La cosa non né certamente da sottovalutare, perché se all’ indomani del trasferimento con banchi e sedie per bambini, i genitori sembra che abbiano trovato una giusta e temporanea collocazione fin quando i lavori di ristrutturazione possano concludersi .

Si sa anche, che lo stabile della scuola Principe di Piemonte, fabbricato storico, dovesse chiudere i battenti l’economia cittadina del centro storico basata anche su genitori che nell’ attesa provavano anche a fare shopping.