La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 21 aprile 2010

L’Amministrazione Comunale di S.Maria C.V. a Settembre del 2009 quando la scuola “Principe di Piemonte” venne dichiarata agibile forse non conosceva ancora la terribile storia di S. Giuliano.

La scuola “Jovine” di San Giuliano è stata definita dal Procuratore Capo di Larino “l’esempio dell’Italia peggiore”, allo stesso modo, alla luce di quanto verificatosi a S. Maria C.V., la Scuola “Principe di Piemonte” di S.Maria C.V. può essere presentata come l’esempio dell’Amministrazione comunale peggiore”. La morte dei 27 scolari e delle maestra della Jovine, avvenne a causa dell’inadeguatezza strutturale di un edificio scolastico realizzato senza il rispetto di alcuna norma di legge. Una scuola frutto di decisioni assassine, che ha fatto conoscere al mondo il volto dell'Italia peggiore. La vicenda di San Giuliano è simile a quella di S. Maria C.V. (quando il Sindaco ed il Dirigente dell’Ufficio Tecnico hanno stabilito di far riaprire la Principe di Piemonte a Settembre 2009, benché già vi fosse agli atti un parere negativo di due tecnici comunali che consigliavano di dislocarla in altro sito per l’anno in corso) dimostra che alla disobbedienza non c'è limite. Come Consigliere comunale ho avuto modo di leggere la documentazione inerente questa scuola e per seguire la vicenda, ho dovuto fare richiesta di altra documentazione.

Preciso di aver letto in questa documentazione fatti e dichiarazioni atipiche, strane, assurde. Meno male che l’arch. Morelli (genitore di tre alunni che frequentano la scuola P.di Piemonte) diffidò il Sindaco e il Dirigente scolastico a chiudere la scuola e riattarla sotto l’aspetto statico e sismico, trasmettendo anche documentazione alla locale Procura, in quanto i saggi esplorativi delle fondazioni eseguiti solo di recente nella scuola, hanno messo in luce una realtà tecnica ancora più assurda ed aberrante! Altra cosa strana è che all’ing. Romano venne conferito l’incarico di valutare l’aspetto statico e simico della scuola, mentre dopo qualche giorno, invece, all’ing. Mingione (nominato in surroga dell’ing. Romano) stranamente è stato conferito l’incarico di trattare solo ed esclusivamente l’aspetto statico dell’edificio. Il Sindaco Giudicianni e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico, ma anche il tecnico incaricato ing. Mingione, farebbero bene a leggere la sentenza di condanna definitiva della scuola di San Giuliano, dove il la Magistratura in perfetta linea con quanto già prescritto dal DM 18/12/75 che tratta dell’edilizia scolastica deve essere sicura sia sotto l’aspetto statico che sismico. Questo mio articolo serve da monito e diffida al Sindaco Giudicianni a ben valutare ogni questione, dal momento che le scuole si aggiustano con i “lavori fatti bene” non con “i certificati” ( non a caso già abbiamo visto riaprire una Segreteria e Presidenza che già un tecnico pochi giorni prima aveva dichiarato inagibile senza fare neppure un piccolo lavoro, neanche si trattasse di edifici separati), quindi è inutile fare proclami sulla riattazione della scuole, perché la campagna elettorale è finita, adesso c’è da pensare concretamente alla masa in sicurezza delle scuole, evitando i notevoli disagi cagionati ad alunni e genitori che temporaneamente occupano il “plesso Maiorana”, ed ancorpiù evitando categoricamente di pensare di riattare la scuola P. Piemonte “a blocchi” con gli alunni ed il personale all’interno.

La scuola P. di Piemonte deve essere resa agibile totalmente, senza presenza di persone all’interno, infatti già è dubbia la parziale apertura della Segreteria e Presidenza con sottostanti locali, in quanto trattasi di un unico organismo strutturale già dichiarato inagibile da altro professionista incaricato dall’Ente (ing. Romano), tra l’altro avente delle fondazioni che l’intera cittadinanza è invitata a visionare , almeno TUTTI, dopo la visione di dette fondazioni e del quadro fessurativo dell’edificio, avranno modo di valuatare con i propri occhi come realmente, il Sindaco Giudicianni a Settembre del 2009, ha garantito la sicurezza delle scuole. Questa è un’amministrazione che va avanti per iniziative contingenti, in effetti è l’amministrazione dell’improvvisazione e del malgoverno. Le cose le devono “sapere” e “fare” gli amministratori, non i genitori. E’ inutile che il Sindaco asserisca che occorra eseguire pochi lavori per riattare la scuola, come precisato nell’articolo apparso sul corriere di Caserta il 30.03.2010, in quanto il problema c’era e c’è e deve essere risolto in maniera seria e concreta. A noi servono i FATTI non I PROCLAMI e i certificati o comunque “simulacri di atti” che servono a far riaprire una scuola o a dichiararla agibile in fretta, facendo solo lavori parziali e non garanti di statica e sismica per dar la parvenza di aver risolto il problema dei doppi turni (alla Scuola Maiorana) mentre poi invece si ripresenterebbe il problema della pericolosità strutturale della scuola. Qui ci troviamo di fronte ad altro caso di comprovata e reiterata “ indegnità politico-amministrativa perpetua”!

Se neanche il monito di San Giuliano è servito a questa Amministrazione ad imparare come trattare il problema agibilità delle scuole, perché distratti da altri affari “più redditizi”, questi Amministratori, facciano una cosa, VADANO A CASA!!!

Gaetano Rauso