La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 23 febbraio 2012

OMICIDIO CORVINO - DUE ORDINANZE PER FRANCESCO BIDOGNETTI E ARMANDO LETIZIA

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Caserta hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare nei confronti di BIDOGNETTI Francesco e LETIZIA Armando, ritenuti responsabili dell’omicidio di CORVINO Benito commesso nel 1992 a Marcianise. Motivi di vendetta alla base dell’omicidio.



1. Nella mattinata odierna, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio G.I.P. presso il Tribunale di Napoli su richiesta della locale DDA, nei confronti di BIDOGNETTI Francesco cl.’51, detto “Cicciotto e’mezzanotte”, e LETIZIA Armando cl.’53, il primo esponente di vertice del clan “dei casalesi” nonché capo dell’omonima fazione, il secondo affiliato storico del medesimo gruppo criminale.

2. I provvedimenti traggono origine da un’articolata attività d’indagine finalizzata a far luce sull’omicidio di CORVINO Benito, commesso sul viale Carlo III a Marcianise (CE) il 25 giugno 1992 e, all’epoca dei fatti, erroneamente attribuito alla guerra di camorra allora in corso nell’area marcianisana tra i contrapposti gruppi BELFORTE e PICCOLO.

3. Le investigazioni, parallelamente condotte mediante accertamenti sul territorio, ricerche documentali in fascicoli processuali ed attraverso recenti dichiarazioni di collaboratori di giustizia puntualmente riscontrate, tra cui quelle dei fratelli DIANA Luigi e Alfonso, di BIDOGNETTI Domenico e di CANTONE Francesco, hanno permesso di acquisire univoci elementi probatori a carico dei destinatari del provvedimento ai quali viene contestato l’omicidio in argomento (a BIDOGNETTI Francesco in qualità di mandante ed organizzatore ed a LETIZIA Armando quale istigatore ed esecutore materiale in concorso con un complice poi deceduto).

4. Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di ricostruire e chiarire non solo la dinamica della vicenda ma anche il movente riconducibile ad un’esigenza di vendetta di LETIZIA Armando che affonda le proprie radici nel 1970, anno in cui CATERINO Olga uccise a colpi d’arma da fuoco suo marito LETIZIA Ferdinando, fratello di Armando nonché amico di BIDOGNETTI Francesco. Ebbene, proprio tale omicidio, commesso in Santa Maria Capua Vetere (CE) nell’aprile 1970 da CATERINO Olga per motivi passionali connessi ad una relazione extraconiugale che il marito intratteneva con una donna di Santa Maria Capua Vetere, è all’origine della richiesta di vendetta di LETIZIA Armando che, non riconoscendo evidentemente alla donna la capacità di commettere il delitto in maniera autonoma, sin da subito si convinse che ad aiutarla nei suoi propositi fosse stato suo cugino CORVINO Benito, munendola di un’arma e facendola esercitare con la stessa.

5. I provvedimenti sono stati notificati agli indagati presso le case circondariali ove gli stessi sono già ristretti per altro (BIDOGNETTI a Parma in regime ex art. 41-bis Ord.Pen. e LETIZIA a Santa Maria Capua Vetere)