La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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lunedì 29 marzo 2021

POLEMICHE STERILI DI UNA DOMENICA DELLE PALME - A SUA ECCELLENZA PIETRO LAGNESE VESCOVO DI CASERTA

                                                                                                                                         A Sua Eccellenza

Pietro Lagnese

Vescovo di Caserta

 

So che forse urterò la sua suscettibilità, ma questa missiva che Le scrivo è frutto di un percorso giovanile, ma soprattutto maturo per ciò che è accaduto nella Domenica delle Palme in una nota chiesa di Caserta  che peraltro è un santuario .

Le scrivo perché non ho sopportato come la credibilità religiosa, che viene presa d’assalto da cittadini i quali si sostituiscono a dei veri e propri giudici sui social,  venga “ oltraggiata “ soltanto perché non si rispettino delle regole che sono state emanate da provvedimenti politico- legislativi dell’attuale governo e del pregresso . la politica in chiesa non si fa . E’ un luogo dove tutti sono uguali.

Vede Egregia Eccellenza, davanti ad una ricorrenza annuale della Domenica Delle Palme e della Santa Pasqua  non esistono restrizioni, poiché, e non sto qui a ricordare quale significato religioso ha per molti fedeli la Pasqua e la settimana santa che inizia proprio con  la domenica delle Palme, una volta all’anno così come recita il Vangelo di Nostro Signore di cui lei ha iniziato in provincia di Caserta l’opera Pastorale, i fedeli secondo quanto scritto si dovrebbero  recare a Messa e confessarsi.

 I commenti, che si sono susseguiti dopo aver postato una foto del sacrato di una chiesa che rappresentava un pseudo assembramento di gente, sui social da parte di cittadini casertani, sono stati di uno squallore unico degno di una antireligiosità (quasi atea) di una ricorrenza che da secoli, è stata sempre osservata come un desiderio di rinascita, una resurrezione come dice il vangelo.

Questa rinascita che molti fedeli, oggi, l’ha ritrovano soltanto, guarda caso, nelle istituzioni ecclesiastiche perché bombardati giornalmente da servizi giornalistici che desiderano distruggere quel senso di amor proprio che si ha in se stessi.

La chiesa del Buon Pastore è stata sempre gremita di gente perché l’opera pastorale che hanno eseguito i parroci della stessa, tende a non emarginare, ma a accorpare quei cittadini che si sentono persi difronte ad una epidemia che sta sconvolgendo un pianeta. Quel giorno addirittura si stavano consegnando ben 150 pasti a persone che ne avevano bisogno.  

 Vede Sua Eccellenza il sottoscritto fin dall’età di 11 anni , ne ho 62 adesso, ho frequentato il Seminario  fino all’età di 30 anni  perché abitavo a due passi dalla Curia Vescovile, e prima con gli incontri e i tornei di calcio che si organizzavano all’interno della Curia dove partecipavano anche i seminaristi con Don Antonello Giannotti in prima linea , sotto la magistrale collaborazione del defunto  Pietro Farina, divenuto poi Vescovo di Caserta qualche decennio fa  (mio professore di religione alle scuole medie) e poi con la costituzione di una associazione di basket denominata Oratorio Sant’Augusto, abbiamo sempre ottemperato all’opera pastorale che il Vescovo dell’epoca, siamo parlando degli anni ottanta e novanta, si era prefissato di attuare.

Don Antonello è stato uno dei prelati che era testimone del battesimo di mio figlio. Mi fu battezzato da Sua eccellenza Raffaele Nogaro  la notte di Pasqua.  

 Gli attacchi “ sterili “ che hanno danneggiato domenica un luogo sacro  quale quella della chiesa del Buon Pastore di Caserta hanno dato fastidio, perché nei commenti sui social addirittura alcuni professori universitari, di cui ho grande stima e rispetto,  hanno commentato in modo quasi dispregiativo affermando che la messa della Domenica delle Palme si doveva sospendere perché c’era un assembramento, forse era una dichiarazione troppo affrettata, ma avallata da altri commenti puerili .

Mi appello alla sua Fede Cristiana cerchi di far sentire la sua Voce, perché oggi i fedeli in questa seconda Pasqua del Covid, vorrebbero sentire quel conforto necessario affinché possano credere in qualcosa e soprattutto nella fede che Nostro Gesu’ Cristo ci ha insegnato.

 Buona giornata

 Prospero Cecere     

Caserta lì 29/03/2021


IL MESSAGGIO DI DON ANTONELLO

   Con il fine di voler fare chiarezza e non di alimentare ulteriori polemiche, soprattutto verso quei fratelli e sorelle esasperati dalla pandemia, quanti sono stati costretti a chiudere gli esercizi a tempo indefinito ed esprimendo la massima solidarietà per tutti tutti coloro che vivono dei forti disagi in questo momento particolare, pubblichiamo una foto che ci è stata inviata nella giornata di ieri e mostra una realtà completamente diversa da quella rappresentata da alcune foto e video in occasione delle Sante Messe della domenica delle Palme , con inquadrature e prospettive singolari, che sono circolate sui social e che hanno generato turbamento in alcune persone.

In realtà, come possono testimoniare tutti coloro che hanno partecipato alle celebrazioni, non c' è stato alcun pericoloso assembramento e come si evince dalla foto, erano presenti sicuramente tante persone, ma sul sagrato erano tutte regolarmente distanziate e con la mascherina.

La Parrocchia, oltre alle disposizioni già in vigore (adesivi sui banchi per posti distanziati, mascherina sia al chiuso che all’aperto obbligatoria, assenza di coro, segno di pace senza contatto fisico, igienizzazione della mani con gel a disposizione di tutti agli ingressi, prassi in sicurezza per la distribuzione dell’Eucarestia, etc) ha predisposto delle ulteriori misure, come quella di evitare la benedizione dei rami di ulivo per evitare scambi e contatti ed ha organizzato un servizio di sicurezza, gestito dagli scout e dai volontari, per regolare il deflusso e controllare che tutte le persone sul sagrato rispettassero le norme di sicurezza.

Purtroppo non è possibile intervenire oltre lo spazio privato del sagrato, ne sostituirsi alla pubblica autorità in caso qualcuno, fosse anche un passante o un curioso, decida di non rispettare le regole. Su questo punto la Parrocchia provvederà ad avvisare ufficialmente le forze dell’ordine, in vista della settimana Santa, per chiedere aiuto a regolamentare la presenza nei pressi della zona auspicando supporto e più controlli.

La Chiesa è impegnata in prima linea dall’inizio dell’emergenza su tutti i fronti, da quello spirituale a quello materiale nel servizio ai poveri, agli ammalati, ai bisognosi di qualunque razza e fede. L'impegno e l'auspicio è quello di fare fronte comune con tutti contro l’unico nemico, che è il virus.

STAFF