Prime avvisaglie del
2021 alla provincia di Caserta della
repressione del presidente della Campania
Vincenzo De Luca tanto annunciata nell’ultimo
video, peraltro pubblicato anche dal quotidiano il mattino nei confronti dei
cittadini di terra di lavoro.
Peggio della peggior dittatura , anzi questi atti addirittura
potrebbero assomigliare a dei vecchi proclami dell’era jugoslava del maresciallo
Tito.
Quella comunicazione inviata dal direttore generale dell’Asl
di Caserta Ferdinando Russo ai direttori sanitari
dei distretti interessati con tanto di
dicitura “urgente” , dove si specificava che gli stessi direttori sanitari
dovevano in ogni caso contattare i sindaci dei comuni interessati affinchè mettessero
in atto tutti i protocolli contro il
covid 19 poiché erano attenzionati alla fascia rossa, la dice lunga di come la regione Campania e il presidente De
Luca abbiano iniziato la repressione del 2021.
Ma- come diceva uno dei giornalisti napoletani in prestito alla rai Michele Lubrano- Una domanda sorge spontanea. Ma il presidente De Luca in questo frangente e cioè da quando è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria dall’allora presidente del consiglio professor Giuseppe Conte il 31 gennaio 2020 cosa ha fatto per la popolazione campana per ottemperare alla pandemia in Campania?
Ha saputo soltanto fare soltanto la brutta copia del festival di Napoli con una telecamera ed un
microfono offendendo tutti nessuno escluso perché non aveva i mezzi
necessari per contrastare la pandemia dicendo che solo la chiusura delle città
poteva salvare i cittadini?
Il presidente De Luca lo
sapeva benissimo che non si poteva sostituire allo stato e cosa ha fatto? ha
mandato prime delle avvisaglie al governo precedente , poi nonostante sia
cambiato il timone di comando adesso ci ha provato nuovamente con il comitato tecnico scientifico della Regione Campania inviando un messaggio
sottobanco al direttore responsabile dell’asl di Caserta il quale ha inviato una circolare a tutti i direttori sanitari , perché di
questo si tratta di una circolare e non di un dispositivo normativo, affinché
chiudesse qualche comune della provincia di Caserta, per untotale di 28 comuni.
Però , ed è questa la
cosa strana , non c’è ne Caserta , ne Aversa , ne Marcianise ne altri comuni
con alta densità abitativa , forse perché c’è qualche comune che è interessato
alle elezioni amministrative guarda caso
Caserta dove c’è il suo amico sindaco Carlo
Marino, poiché chiudere Caserta significava dare in pasto ai leoni il sindaco Marino
e delegittimarlo da primo cittadino, dopo che lo stesso Sindaco Marino ha
cercato di tranquillizzare i casertani durante il periodo di lockdown che
venivano offesi via internet attraverso i soliloqui di facebook del presidente De Luca .
Al comune di Aversa invece ci sono ancora spiragli del centro sinistra di de Luca per difendere qulache voto e al comune di Marcianise
anche qui per difendere l’operato di una lobbie del centro sinistra affarista .
Cosa diversa per il comune di Santa Maria Capua Vetere
inserito nella lista dei comuni ed attenzionato alla fascia rossa dove il presidente Vincenzo De luca pesca poco o niente in quanto la popolazione è
molto scontenta del sindaco Mirra , anche se bisogna trattare questo scontento
con le dovute pinze , perchè anche qui c ‘è chi predica bene e razzola male . Ma come si fa con il tribunale se Santa Maria è IN ZONA ROSSA ??
E dulcis in fundo il comune di Casapulla dove Luigi Bosco è stato
messo in angolo . stessa sorte riservata anche al comune di Maddaloni .
Ecco come si eliminano comuni che danno fastidio.
PRESIDENTE MAGLIOCCA SI SVEGLI ????? E' POSSIBILE MAI CHE UN CENTRO DESTRA NON SA RISPONDERE AD UN PRESIDENTE DELLA REGIONE CAMPANIA ?
GIAMPIERO ZINZI DOVE STAI LA LEGA DOVE E' , FRATELLI D'ITALIA DORMITE SVEGLIATEVI TUTTI