Un sistema marcio fino alle ossa.
E’
delle ultime ore la notizia della parentopoli dei senatori Cinque Stelle. E’ una
cosa che fa cadere le braccia se si rapporta a quel gruppo parlamentare che
predica legalità e trasparenza e, invece, non fa altro che applicare le stesse
metodologia di partitopoli.
Grillo
dovrebbe meditare sul fallimento del suo movimento ed, in particolare, sul
sistema di scelta dei suoi rappresentanti. Così come fanno cadere le braccia le
vicende che hanno coinvolto il ministro
Cancellieri e l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino.
Sull’assoluzione di Bassolino non voglio entrare nel merito, ma che lo stesso, dopo tutto quello che è
successo durante la sua gestione della Regione Campania in merito alla gestione
dei rifiuti, dichiari che voglia riproporsi all’elettorato è offensivo nei
riguardi del Popolo italiano. Così come è assurdo che la dott.ssa Cancellieri
rimanga al proprio posto dopo quello che è successo per l’affaire Ligresti.
Sono sicuro che il Ministro avesse buone intenzioni ma, un’etica che purtroppo non vige in Italia, dovrebbe indurla a
dimettersi senza aspettare la discussione in Parlamento. Ma tutto ciò che
succede e che in altri paesi civili avrebbe portato a ben altre decisioni da
parte degli interessati, in un sistema marcio fino alle ossa come quello
italiano, non crea imbarazzi nei protagonisti. Così come non l’hanno creato le
innumerevoli vicende relative allo sperpero ed all’utilizzo perdonale dei fondi
dei gruppi consiliari nelle Regioni. Anzi, l’altra sera, il serafico capogruppo
PdL della regione Lazio ( er Batman) si è giustificato asserendo che questo
andazzo è da anni vigente nella sua regione Lazio ed in tante altre. Non di
minore importanza è la promulgazione del Decreto legislativo che da la
possibilità ai dipendenti delle Forze Armate di andare in pensione a 50 anni,
mentre si inaspriscono le regole per tutti gli altri lavoratori che, con la
legislazione vigente, non sanno più quando andranno in pensione, né si
intravedono speranze per i giovani di essere assunti nella P.A. in forza di un
turn over che non si farà mai. Si litiga su una finanziaria che non porterà alcun
beneficio per le classi deboli e si ignorano questi ed altri problemi
importantissimi che rendono il sistema
politico e sociale marcio fino
alle ossa. Se non vi sarà una svolta radicale nel modo di intendere la
Politica,a tutti i livelli, questa nostra Italia diventerà un paese senza
futuro alla stregua di quelli del quarto mondo. Se aspetteremo impassibili che
i nostri governati assumano i necessari provvedimenti, arriveremo ad un punto
di non ritorno. Se non si mobiliteranno le piazze contro il mal governo,
l’inefficienza della Politica e dei sindacati che pensano solo a tutelare
interessi di parte, andremo verso una deriva che non darà più a questa
Italia la possibilità di assumere il
ruolo che la storia e le sue potenzialità le hanno attribuito e che ora, grazie
all’inefficienza di questo sistema, abbiamo perso. Altri paesi che si trovavano condizioni
peggiori delle nostre, grazie alla serietà dei loro governanti, spronati dalle
proteste popolari e mossi da sentimenti di amor patrio, hanno superato
brillantemente le difficoltà in cui versavano o le stanno superando. Oggi
questa classe dirigente non ha il coraggio di guardarsi allo specchio,
ammettere i propri errori e cercare di
risalire una chine difficile da scalare ma non insormontabile se ci si ammanta
di umiltà, si perseguono buoni propositi e, finalmente si penserà a governare
nell’interesse del Popolo e non per difendere interesse personali o le varie
caste che imperversano nel nostro povero Paese.
Gaetano
Rauso