Non si è mai fatta alcuno scrupolo ad esagerare nella somministrazione del potente ipnotico dato alle sue vittime. Lei, cinquantenne di Mondragone e ed il suo complice hanno però accettato la possibilità che quanto fatto potesse portare alla morte di uno dei malcapitati.
Ogni colpo è stato realizzato ricalcando in tutto e per tutto i precedenti. La vittima prescelta veniva accuratamente selezionata: uomo di mezza età e solo alla guida. Identico modus operandi: con la scusa di un passaggio e forte della sua bella presenza riusciva a salire a bordo. Convinceva i malcapitati a trovare un posto riservato e poi offriva loro un drink. Nel bicchiere versava gocce di un potente ipnotico. Appena il narcotico faceva effetto entravano i azione i suoi complici che si impossessavano di quante più cose potevano.
L’accusa a loro carico è quella di morte come conseguenza di altro reato in relazione ad un omicidio colposo, rapine e lesioni personali anche gravi.
Questo il complesso quadro accusatorio frutto delle indagini dei Carabinieri di Mondragone e del lavoro della Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Per i due si sono aperte le porte del carcere.