Massima
attenzione nel contrasto all’evasione fiscale, ma altrettanto
rigore nel controllo della spesa pubblica.
Al
termine di articolati accertamenti, il Nucleo di Polizia Tributaria
della Guardia di Finanza di Caserta ha rilevato un danno all’Erario
per oltre 1,5 milioni di euro, derivante dall’indebita
corresponsione di emolumenti, da parte della A.S.L. di Caserta, a
favore di circa 400 medici di medicina generale.
La
complessa attività investigativa, che ha avuto origine alla fine
dello scorso anno, è stata svolta analizzando ed incrociando i
copiosi dati acquisiti presso i 104 comuni della provincia di Caserta
con quelli contenuti nell’anagrafe tributaria e nel “database”
in uso al servizio di gestione e sistema informativo della prefata
Azienda.
Dagli
accertamenti eseguiti, è emerso che, a causa del comportamento
negligente e poco attento degli organi apicali dell’Ente sanitario,
praticamente non compatibile con i livelli di professionalità
richiesti a chi partecipa alla gestione della “cosa pubblica”,
non si era provveduto all’aggiornamento degli iscritti nelle liste
dei medici di medicina generale. Tale mancanza di controllo ha
comportato uno sperpero di risorse erariali consistente nella
corresponsione di indennità, a circa 400 medici di base, per
l’assistenza sanitaria di 1.215 soggetti deceduti, 2.010 emigrati
all’estero e 2.763 emigrati fuori provincia. Il nocumento alle
casse del servizio sanitario nazionale è stato quantificato, con la
collaborazione della locale A.S.L., in oltre 1,5 milioni di euro.
Tra
i casi più eclatanti riscontrati, un medico di base che annoverava
tra i suoi assistiti circa 40 soggetti tra deceduti, emigrati
all’estero e fuori provincia, nonché’ quello di un altro
professionista che aveva tra i suoi assistiti un soggetto deceduto da
circa 30 anni. Inoltre, è stato accertato che un fisioterapista di
un importante centro riabilitativo casertano aveva effettuato
prestazioni specialistiche domiciliari, nei confronti di una donna,
in epoca successiva al decesso. Lo stesso è stato, pertanto,
deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di falso e
truffa ai danni dello Stato.
I
dirigenti pro-tempore
della A.S.L. di Caserta sono stati segnalati alla Corte dei Conti per
il danno erariale arrecato.
L’operazione
condotta dai finanzieri del Comando Provinciale di Caserta
costituisce un ulteriore tassello della penetrante azione svolta dal
Corpo, quale unica forza di polizia economico finanziaria, a tutela
del bilancio dello Stato e degli enti locali.