Il destino della città di Santa Maria Capua Vetere sarebbe legato soltanto a 4 lunghissimi giorni . Non a caso il 2 luglio 2013 si svolgerà l’udienza davanti ai giudici della Consulta della Corte Costituzionale l’ordine del giorno – la nuova giurisdizione degli uffici giudiziari in relazione ai provvedimenti emanati dal ministero della giustizia e dai provvedimenti dettati dagli organi amministrativi quali tribunali amministrativi regionali per i quali è in corso un giudizio, come quella instaurata anche da alcuni avvocati matesi che hanno ottenuto una sospensiva dal Tar Campania in seguito all’accorpamento della strutture giudiziarie delle sezioni staccate come quella di Piedimonte Matese con il tribunale di Santa Maria Capua Vetere .
L’assemblea consiliare che si è svolta ieri non ha portato nulla di buono all’orizzonte, solo chiacchere e distintivo e richieste di incontri che non servono a niente, poichè adesso è tutto inutile.
Santa Maria Capua Vetere si lecca le sue ferite, poiché sembra essere un cane bastonato, dove tutti desiderano fare qualcosa , ma le sole richieste vengono soltanto da ordini professionali e più precisamente dall’ordine degli avvocati di Napoli di cui è presidente l’avvocato Francesco Caia. L’organo istituzionale, già prima della firma della nuova giurisdizione degli Uffici Giudiziari, iniziò la sua battaglia contro l’apertura del tribunale di Napoli di Nord ,portandosi appresso anche le carenze che vi erano per la nuova istituzione di un nuovo palazzo giustizia basate soprattutto su un dispendio di risorse sul territorio napoletano e più precisamente in provincia di Napoli, cosa che a Santa Maria Capua Vetere non è avvenuta o addirittura in sordina senza che nessuno sapesse in questo frangente cosa . A questo aggiungiamo che la classe politica che ha amministrato la città dal 1998 ad oggi non è stata in grado di provvedere e soprattutto di puntare i piedi e i pugni sui tavoli importanti di farsi rispettare ecco che la giurisdizione degli uffici giudiziari per la città diventa un miraggio in deserto pieno di insidie.
Sarebbe il caso che l’amministrazione comunale di Santa Maria Capua Vetere si affiancasse agli organi istituzionali di Napoli , poiché all’uopo, mentre scriviamo. Il provvedimento del ministero ha delle carenze organizzative : alcune di queste sono l’istituzione di Corte di assise e il conseguente trasferimento di alcune di esse , forse, al nuovo tribunale di Napoli Nord. Alcuni giurano che di questa organizzazione, nel nuovo provvedimento non c’è traccia, anzi sembra che le stesse non siano state neanche menzionate . Ed allora ?? Cosa si aspetta ad unire le forze contro uno smembramento che assume sempre di più le tesi di una disfatta politica ed imprenditoriale , dove Santa Maria capua Vetere raccoglierà soltanto debiti fischi e pernacchi !!!