La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 24 marzo 2011

L'AVVOCATURA NOLANA PRESENTA IL DOSSIER SULLA CARENZA DEGLI UFFICI GIUDIZIARI

Come rappresentanti istituzionali dell’Avvocatura Nolana, sentiamo l’impellente bisogno di partecipare attivamente ad una proficua discussione per la soluzione dei problemi, cercando di non farci portatori di inutili e sterili lamentele, ma di contribuire attivamente alla elaborazione di proposte costruttive per cercare di limitare alcuni dei grossi disagi che affliggono l’Avvocatura.-

Perché ciò possa realizzarsi, è di fondamentale importanza porre in evidenza il quadro della reale situazione degli Uffici Giudiziari del Tribunale di Nola per rendere più efficace l’azione sinergica di Magistratura e Avvocatura, impegnati nel conseguimento dei medesimi interessi.-

1. – Regolamentazione delle udienze civili e penali.-

Nel settore civile le udienze, stante il copioso numero di processi attribuiti a ciascun Magistrato, spesso vengono trattate in maniera non conforme alla dignità ed al decoro dell’Avvocatura, cosicchè, oltre a rendere più gravoso il lavoro degli Avvocati e dei Giudici, si dà ai cittadini una rappresentazione assolutamente indecorosa ed inaccettabile dell’amministrazione della Giustizia.

Si chiede, quindi, di approvare un protocollo delle udienze civili in modo da poter razionalizzare al meglio la distribuzione delle cause e la loro trattazione.-

Con riguardo allo svolgimento delle prove testimoniali, si richiede una maggiore attenzione dei Magistrati alla fissazione delle udienze in modo da evitare la dilatazione eccessiva dell’attesa sia per gli Avvocati che per i testimoni.-

(All’uopo è in preparazione la bozza di un protocollo d’intesa regolamentante lo svolgimento delle udienze civili)

Si allega, invece, copia della bozza di un protocollo d’intesa avente ad oggetto la previsione del legittimo impedimento nei giudizi civili delle avvocatesse in stato di gravidanza – parto- allattamento.

Inoltre, atteso che alcuni Magistrati rinviano cause già provenienti per la precisazione delle conclusioni al 2012, sembra opportuna una migliore distribuzione dei carichi di lavoro, cosa che, in parte, è già avvenuta con la diversa attribuzione, per materia, tra le due sezioni civili.-

(All’uopo la Camera di Conciliazione in via sperimentale ha sottoposto al Presidente del Tribunale, anche al fine di ridurre l’enorme contenzioso arretrato e di promuovere la conciliazione tra le parti un Protocollo d’Intesa la cui copia si allega al presente).

Nel settore penale si riscontra già da alcuni anni una maggiore attenzione e risoluzione di problemi relativamente al ruolo di competenza del Tribunale Collegiale, mentre la situazione presso gli Uffici del Giudice Monocratico – forse anche per l’improvvida dislocazione – resta particolarmente disagiata sia per la vetustà e l’insufficienza degli arredi sia per le precarie condizioni del complesso causate, fra l’altro, anche dalle infiltrazioni d’acqua piovana dal soffitto, cui si è ritenuto di porre rimedio con la collocazione di un secchio al centro dell’aula per la raccolta d’acqua, senza tener conto dell’esistenza delle strumentazioni elettriche (microfoni con fili scoperti) che costituiscono un serio pericolo per la sicurezza di tutti gli utenti. (Nelle more sono stati autorizzati dalla Presidenza del Tribunale lavori di recupero)

Inoltre, a causa del continuo trasferimento di Magistrati e della distribuzione sproporzionata dei ruoli, la trattazione dei processi avviene in tempi davvero irragionevoli (rinvii di sei, otto mesi, nonostante la disponibilità degli Avvocati a trattarli sempre nelle ore pomeridiane) ed iniqui se si considera che spesso trattasi di lesioni colpose, omicidi colposi, maltrattamenti in famiglia, con grave nocumento per le parti lese.

Sempre a causa della dislocazione degli uffici in più plessi, diventa oltretutto difficile per gli Avvocati assicurare la presenza nello stesso giorno di udienza sia al monocratico che al collegiale e al G.U.P..

Per gli stessi motivi andrebbe rivisto ed organizzato diversamente l’orario dei vari Uffici previo accordo anche con quelli di competenza della Procura e/o del G.I.P.. Presso questi ultimi, difatti, non può più accedersi oltre le ore 12,00 con le immaginabili conseguenze.

Inoltre si sollecita una verifica in merito alla effettiva trattazione delle cause penali presso gli Uffici del Giudice di Pace distribuiti nei vari (troppi) mandamenti, in considerazione delle relazioni statistiche (che si allegano in copia) fornite su specifica richiesta del Consiglio dell’Ordine. La carenza atavica del personale di cancelleria, da sempre segnalata nel settore civile, il numero davvero esiguo di procedimenti inviati dalla Procura, così come evidenziato proprio dai Giudici Coordinatori, suggeriscono un opportuno accorpamento degli Uffici - come già avvenuto per il Tribunale Monocratico – al fine di ottimizzare le risorse esistenti ed evitare inutili sprechi.

In merito ad alcune prassi ormai consolidate nell’ambito dei procedimenti penali di competenza della DDA, udienze protratte sino alle ore serali, citazione dei testi del P.M. a “sorpresa” con indicazione dei nominativi presso le cancellerie solo in prossimità dell’udienza, prassi ripetutamente segnalate a codesto Consiglio, risultano già intraprese iniziative della Camera Penale di Nola, con la piena solidarietà dell’Ordine, con svolgimento di assemblee, astensioni programmate, invio di documentazione anche in sede parlamentare.-

2. - Decreti ingiuntivi.-

Si fa rilevare che i tempi per la concessione del provvedimento ed i tempi per la concessione dell’esecutorietà, mal si coniugano alla natura “speciale” del procedimento, che richiederebbe tempi molto ristretti sia per la concessione che per il decreto di esecutorietà.

3.- Udienze presidenziali per le separazioni consensuali e giudiziali e per i divorzi congiunti e giudiziali.-

L’ udienza presidenziale, sia per le separazioni che per i divorzi contenziosi, viene fissata a distanza di oltre un anno dalla presentazione del ricorso.

Per le separazioni consensuali e per i divorzi congiunti, l’udienza presidenziale viene fissata a circa dieci mesi dalla presentazione del ricorso.-

Situazione assolutamente insostenibile e assurda. Le udienze presidenziali devono essere fissate immediatamente, non oltre i 2 mesi, trattandosi di situazioni particolarmente delicate e per le quali il trascorrere del tempo causa troppo spesso intuibili ed irreversibili danni.-

(Nelle more l’Ufficio di Presidenza sta valutando la possibilità di aggiungere una terza udienza presidenziale settimanale, ma vi sono ostacoli dal punto di vista logistico e funzionale).

4. - Sezione Lavoro e Previdenza. La situazione relativa alla Sezione Lavoro e Previdenza è a dir poco imbarazzante dal momento che la cronica carenza di magistrati, di fatto, sta paralizzando ogni sorta di attività, in un settore delicato come quello che vede protagoniste le problematiche concernenti il lavoro e, in particolare, le cause previdenziali.

Operando un doveroso e necessario confronto con strutture, come ad esempio, il Tribunale di Torre Annunziata, molto vicino al Tribunale di Nola per data di istituzione, bacino d’utenza e per contiguità territoriale, emerge che a fronte dei 17.000 processi distribuiti tra n.10 Magistrati, pendenti presso il Tribunale di Torre, il Tribunale di Nola conta ben 30.000 procedimenti di lavoro iscritti a ruolo, ripartiti tra soli 3 Magistrati, con immaginabile compromissione dell’intero sistema.

Il numero di sei magistrati, oltre a un Coordinatore, così come previsto nella pianta organica del Tribunale di Nola, qualora complessivamente prestassero servizio regolarmente, sarebbe insufficiente ad assolvere le esigenze del ruolo.

5. - Lavori di manutenzione e di messa in sicurezza. Si pone l’attenzione sul fatto che alcuni uffici ed aule di udienza non solo non sono dotate di porte antipanico, ma addirittura , come l’Ufficio Notifiche e la Cancelleria dell’esecuzione mobiliare, si aprono verso l’interno, con grosso pericolo per i numerosi utenti.

6. Cancellerie del Giudice di Pace . Le cancellerie degli Uffici dei Giudici di Pace del Circondario sono mal-funzionanti per la cronica mancanza di personale, ed in particolare di quello abilitato all’assistenza in udienza per i processi penali (sarebbe troppo chiederne la presenza anche alle udienze civili) ed alla pubblicazione dei provvedimenti civili. Ciò comporta gravi disagi per i cittadini , oltre che per gli avvocati, che vedono dilatarsi a dismisura i tempi della Giustizia. Si suggerisce una migliore distribuzione dei Cancellieri abilitati anche attraverso applicazioni temporanee, regolamentando, insieme ai coordinatori, le udienze penali.

Imbarazzanti le carenze degli uffici del Giudice di Pace di Acerra, Ottaviano e Pomigliano.

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Tutte le problematiche sopra esposte, sono oggetto di discussione di numerosissimi incontri che il Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, unitamente agli altri Consiglieri, ha avuto con il Presidente del Tribunale e i Presidenti di Sezione, anche alla presenza dei rappresentanti delle varie Associazioni, fra i quali il Presidente della Camera Penale di Nola, il Presidente dell’Associazione dei Previdenzialisti, il Presidente della locale Sezione dell’AIGA, nonchè di incontri che si sono avuti con i vertici della locale sezione dell’Associazione Nazionale Magistrati.-

Il Presidente

Avv. Maria Masi