Questa mattina alle 10 si è riunita nella sede dell’Ordine Forense di Nola la conferenza di servizi, organizzata dal Consiglio dell’Ordine e composta, oltre che dall’organo di rappresentanza degli avvocati di Nola, da Magistrati del Tribunale, Parlamentari e Sindaci del territorio, a cui è seguita l’Assemblea degli Avvocati.
All’incontro erano presenti il Procuratore capo, dott. Paolo Mancuso, il presidente della sez. locale dell’A.N.M., dott. Lucio Aschettino, il presidente della II sez. Civile, dott. Dario Raffone (anche per delega del Presidente del Tribunale, dott. Fragola Giovanni Rabuano), la segretaria della sez. locale dell’ANM, dott.ssa Cristina Amoroso, i parlamentari Salvatore Piccolo e Franco Barbato.
Nutrita e qualificata la presenza di amministratori locali: i sindaci dei comuni di Nola, avv. Geremia Biancardi, Casamarciano, avv. Andrea Manzi (quest’ultimo anche in rappresentanza del Coordinamento dei Comuni Nolani), Roccarainola, avv. Raffaele De Simone, il vice sindaco Giacomo Scognamiglio di Pollena Trocchia, l’assessore Mario Perna del comune di Casalnuovo di Napoli, l’assessore del comune di Visciano, avv. Giovanni Conte, e il vice sindaco di Terzigno, avv. Francesco Ranieri.
I magistrati, nei loro interventi, hanno ciascuno approfondito le carenze logistiche e di personale riguardanti il proprio settore.
In particolare, il Procuratore Capo, dott. Paolo Mancuso, e il presidente della sottosezione di Nola dell’ANM, dott. Lucio Aschettino, hanno proposto di integrare ulteriormente il dossier predisposto dall’Avvocatura, con uno studio comparatistico con i dati di altri Tribunali, da cui far emergere la situazione di profonda difficoltà in cui magistrati e avvocati del Tribunale di Nola sono costretti ad operare quotidianamente.
Su questo ulteriore documento si lavorerà nelle prossime settimane. Il Consiglio dell’Ordine si è fatto carico di integrare il documento con i contributi suggeriti, anche in considerazione edel fatto che il 7 aprile prossimo è prevista la presenza in Tribunale del sottosegretario alla Giustizia, dott. Giacomo Caliendo, in occasione dell’assemblea del coordinamento della Conciliazione Forense ospitato dal Consiglio Forense di Nola.
Con i parlamentari presenti si è individuata la via migliore per attivare una procedura di verifica dei dati e di analisi della situazione da parte del Ministero della Giustizia e far emergere il “caso Nola”.
Nel breve e medio termine gli amministratori locali hanno ipotizzato di affrontare le questioni legate alla carenza di personale di cancelleria attraverso protocolli d’intesa tra il Tribunale e i Comuni per trasferire risorse umane presso il Palazzo di Giustizia di Nola e le sedi dei Giudici di Pace, attraverso il distacco di personale comunale o attingendo dal servizio civile.
La questione logistica ha ottenuto un impegno forte da parte del sindaco di Nola, avv. Geremia Biancardi, con l’individuazione di locali da destinare al Tribunale. E, in una prospettiva più ampia, il primo cittadino della città di Giordano Bruno, ha proposto un ruolo centrale del Comune di Nola per il completamento dei lavori dell’ex caserma di Piazza d’Armi, futura sede del tribunale, attraverso lo strumento del project financing.
La conferenza di servizi si aggiornerà nelle prossime settimane e in ogni caso prima del 7 aprile, in occasione della presenza a Nola del sottosegretario Caliendo.
«Se è vero che Nola, per le gravi carenze, può essere considerato un Tribunale di frontiera, visto lo spirito di collaborazione che è emerso nel corso dell’incontro di oggi tra tutte le componenti istituzionali e politiche del territorio, probabilmente non lo sarà per sempre – sostiene il presidente, Avv. Maria Masi – ma questo salto di qualità avverà solo se dalle parole riusciremo a passare ai fatti: dall’analisi dei problemi alla ricerca delle soluzioni. Questa mattina abbiamo fatto un significativo passo in avanti su questa strada».