Lo ha deciso il gup Baldassarre del Tribunale di S. Maria C.V.
La difesa ha chiesto l’abbreviato per evitare l’ergastolo - E’ accusato di omicidio volontario – Le operazioni peritali avranno inizio l’11 marzo presso la casa circondariale di Poggioreale –
La prossima udienza è fissata per il 12 maggio
S. Maria C.V. – ( di Ferdinando Terlizzi ) E’ stato conferito l’altro giorno, dal Gup Dr. Baldassarre, del Tribunale di S. Maria C.V., così come richiesto dalla difesa, l’affidamento della perizia psichiatrica per Gheorghe Corbu, il rumeno accusato di aver ucciso il compagno Dubinga Florin, mentre si trovava con lui, su una gru a rilevante altezza, per eseguire lavori di manutenzione presso un cantiere di Trentola.
Il fatto accadde nel marzo del 2010, e suscitò l’interesse degli inquirenti che capirono subito che non si era trattato del solito incidente sul lavoro e della solita morte bianca, addossata agli imprenditori per mancanza di protezioni o altro. Apparve strano il comportamento del rumeno che, dopo aver spinto in basso il suo connazionale, si lanciò anch’egli di sotto, restando tra la vita e la morte per molti giorni.
Pertanto, nella passata udienza, ( la prossima è fissata per il 12 maggio ) il Giudice Baldassarre, accogliendo l’istanza dei difensori dell’imputato avvocati Luigi Ferrante e Gerardo Marrocco, posta a condizione del Giudizio abbreviato, ha conferito incarico peritale al Dott. Giuseppe Nardini ( Psichiatra) affinché provveda a verificare: “QUALI ERANO E QUALI SONO LE CONDIZIONI DI SALUTE DELL'IMPUTATO CON RIFERIMENTO AD EVENTUALI PATOLOGIE COMUNQUE DENOMINATE DI TIPO PSICHIATRICO E/O DI ALTRO GENERE CHE POSSANO AVERE INFLUITO O POSSANO INFLUIRE, TANTO ALL'ATTUALITA' QUANTO ALLA DATA DEL DELITTO”.
Allo psichiatra Nardini, ( che inizierà le operazioni peritali presso il Carcere di Poggioreale il prossimo 11 marzo, alla presenza anche del difensore di parte civile Avv. Enrico Capone, per conto della figlia della vittima Angela Simona Dobinca) è stato posto anche il quesito di rispondere sulla capacità di intendere e di volere dell’uomo, sulla effettiva comprensione dei fatti che gli sono contestati ( omicidio volontario) e delle relative conseguenze penali di ciò.
Inoltre il Prof. Nardini dovrà evidenziare, a chiusura del suo incarico peritale, la “CONSAPEVOLEZZA DEL DIRITTO DI DIFESA”, in modo da partecipare coscientemente al giudizio a suo carico.
Nel circostanziato incarico peritale, il giudice ha richiesto che lo psichiatra dovrà anche accertare le circostanze innanzi descritte tenendo presenti, oltre ai verbali di interrogatori ai quali è stato sottoposto l'imputato, anche alle intercettazioni ambientali disposte all'interno del carcere durante i colloqui tra il CORBU e la moglie; al contenuto delle cartelle cliniche ed ai referti medici relativi ad i trattamenti che vennero eseguiti al Corbu in occasione del suo ricovero ed inoltre tutto quanto esistente agli atti da cui possa desumersi il comportamento tenuto dal Corbu in occasione dell'omicidio volontario e quindi se lo stesso possa essere stato originato dall'assunzione di farmaci o da condizioni complessive di salute tali da incidere sulla sua capacità volitiva.