La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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mercoledì 3 novembre 2010

CONSORZIO GATE - LA GUARDIA DI FINANZA ESEGUE UNA MISURA INTERDITIVA AL COMMERCIALISTA DELL'ORGANO PREPOSTO A CONTROLLARE LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI

Questa mattina militari della sezione P.G. della Guardia di Finanza hanno notificato al dottor. Gianfranco Tortorano, gia nominato liquidatore del Consorzio Unico di Bacino per la raccolta dei Rifiuti  delle Province di Napoli e Caserta, ordinanza di applicazione della misura interdittiva del divieto di esercizio della professione di dottore commercialista, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica · Sezione reati di criminalità economica. ln data 21 novembre 2007, a causa di dissidi tra i soci, ll dott. Gianfranco Tortorano era stato nominate dal Tribunale di Napoli liquidatore giudiziale della società FINPA S.r.l. al fine di redigere il bilancio finale di liquidazione e procedere al riparto delle competenze. A seguito di denuncia con la quale i soci della FINPA s.r.l. avevamo segnalato numerose anomalie poste in essere dal liquidatore nello svolgimento dei compiti a lui assegnati, la Procura della Repubblica delegava i militari della Sezione di P.G. della Guardia di Finanza a svolgere articolate indagini ed all’esito delle stesse, consistite anche in accertamenti tecnici di natura contabile. si constatava che - per tutto  il periodo del suo mandate e fino alla revoca dello stesso (richiesta dai soci) del 15.3.2010 · il liquidatore aveva gestito la citata società in modo disinvolto. appropriandosi personalmente d’ingenti somme di danaro quali compensi, non proporzionati alle attività effettivamente svolte, e distribuendo - nel giro di pochi mesi - a terzi professionisti da lui incaricati rilevanti importi di danaro. in questo modo svuotando di fatto le casse della società in liquidazione. Tra gli incarichi affidati a terzi vi erano quelli demandati alla moglie dello stesso liquidatore ed a suoi collaboratori di studio, spesso rivelatisi inutili ovvero una mera duplicazione di consulenze già in possesso del liquidatore. ll tutto con un danno patrimoniale per la FINPA s.r.l. di oltre un milione di Euro. Da tali elementi investigativi la contestazione dei reati di cui all'art.2634 c.c. e 646. 61 n.7 e 11c.p,, per aver procurato. pur versando in una situazione di evidente conflitto d`interessi, rilevanti vantaggi patrimoniali ai professionisti da lul incaricati, cagionando un danno di rilevante gravità patrimoniale alla società di cui era liquidatore, e per essersi appropriate arbitrariamente. con abuso di prestazione d`opera derivante dall’accettazione del predetto incarico, complessivamente della somma di euro 304.966,79 (cui va aggiunta l’IVA), da lui stesso determinata come compenso per la presunta attività prestata in favore della societa’, prelevando, in pin occasioni (ravvicinate tra loro) a titolo di acconto. varie somme in contanti dal c/c intestato  alla FINPA s.r.l. `°