C'è attesa per l'udienza camerale che si terrà al tribunale del riesame presso il palazzo di giustizia partenopeo per rivedere dal punto di vista processuale la posizione Franco Cecere . E' fissata infatti per il 30 novembre 2010 l'udienza camarale al riesame di Napoli Il consigliere comunale il 16 novembre del 2010 fu raggiunto da un provvedimento restrittivo della libertà personale dalla direzione distrettuale di Napoli firmato dal gip di Napoli Egle Pilla e richiesto da Antonello Falcone e Maurizio Giordano.Al Cecere, che fino al giorno prima siedeva nei banchi della maggioranza, sono stati contestati i reati di usura con il metodo intimidatorio secondo le leggi anticamorra. E' accusato principalmente dal collaboratore Antonio Barracano del gruppo Amato che ne ha dette di cotte e di crude , ma anche dai fratelli D'Onofrio i quali anche loro hanno tenuto da ridire sul comportamento del Cecere . Secondo, invece le persone che sono state interrogate per i prestiti in denaro, sembra che le accuse al consigliere comunale non sono abbastanza incisive. Ma invece le dichiarazioni dei pentiti fanno la parte da leone su un processo di Dda . se le cose dovessero andare ben per il Cecere la sospensione cadrà e il consigliere reintagrato in consiglio comunale . Per questi motivi gli avvocati che assitono in udienza franco Cecere , Nicola garofalo e Raffaele gaetano Crisileo stanno lavorando al caso giudizio affinchè si possa fare piena luce presentandosi il 30 novembre a Napoli e facendo vale le proprie ragioni cercando di far annullare i capi di imputazione di sotto specificati.
Del delitto p. e p. dal1’art. 644 comma primo e terzo `c.p. con 1 ’aggravante di cui art. 11/1’art. 7 L.203/1991,perché, in corrispettivo della somma di denaro da lui inizialmente concessa a titolo di mutuo — •pari a complessivi euro 1.000 — si faceva dare da Iasalvatore Raffaele interessi usurari — pari a 200 euro, interessi da considerare usurari avuto riguardo alle concrete modalità del fatto, risultando essi sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro concessa, trovandosi lo Iasalvatore in condizioni di difficoltà economica conosciute dall’usuraio Con l 'aggravante di cui all ’art. 7 203/1991, consistita nell ’avere adoperato un metodo di intimidazione delle vittime facendo leva sulla appartenenza del Casertano all ’organizzazione camorristica denominata “clan Belforte"operante in Marcianise e zone limitrofe. Con le aggravanti di cui agli arti. 644 comma quinto n. 4) c. p. essendo stato commesso il reato in danno di persona che si trovava in stato di bisogno. ln Santa Maria Capua V etere in epoca prossima al settembre 2006
Insieme con Antonio Amato del delitto p. e p. daIl’art. 110, 644 comma primo e terzo c.p. con l’aggravante di cui all ’art. 7 L.203/1991, perché, in corrispettivo di somme di denaro da loro inizialmente concesse a titolo di mutuo somme di denaro allo stato non quantdicate si facevano dare da` D'Onofrio Sandro, da Fusco Antonio, da Fabbri Paolo e da Angellotti Tomassi Antonio somme — allo stato non quantificate — da considerarsi usurarie. Interessi da considerare usurari avuto riguardo alle concrete rnodalita del fatto, risultando essi sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro concesse, trovandosi le persone offese in condizioni di difficolta’ economiche canosciute dall’usuraio. Con l’ aggravante di cui all 'art.7 L.203/1991, consistita nell ’avere adoperato un metodo di intimidazione delle vittime facente leva sulla appartenenza del Cecere e dell ’Amato all ’organizzazione camorristica denominata "clan Belforte", operante in Marcianise e zone limitrofe . Con le aggravanti di cui agli artt. 644 comma quinto n. 4) c. p. essendo stato commesso il reato in danno di persona che si trovava in stato di bisogno In Santa Maria Capua Vetere in epoca prossima al giugno 2009. Del delitto p. e p. daIl’art. 644 comma primo e terzo c.p. con l’aggravante di cui all’art‘.7 L.203/199],perche, in corrispettivo di somme di denaro da lui inizialmente concesse a titolo di mutuo ~ somme di denaro allo stato non quantificate - si faceva dare da Sergio Gabriele, da Addio Pasquale, da Rodovero Ahredo, da Petriccione Antonio, da Giamei Domenico e da Ricca Stefano somme — allo stato non autenticate – da considerarsi usurarie. Interessi da considerare usurari avuto niguardo alle concrete modalita del fatto, risultando essi sproporzionati rispetto alla prestazione di denaro concesse, trovandosi le persone offese in condizioni di difficoltà economiche conosciute dall 'usuraio. Con l aggravante di cui 'art.7 L.203/199], consistita nell ’avere adoperato un il metodo di intimidazione delle vittime facente leva sulla appartenenza del Cecere all’ organizzazione camorristica denominata "clan Beh'orte" operante sul territorio di Marcianise e zone limitrofe.Con le aggravanti di cui agli arti. 644 comma quinto n. 4) c. p. essendo stato commesso il reato in danno di persona che si trovava in stato di bisogno. ln Santa Maria Capua Vetere in epoca prossima al giugno 2009. Per il delitto p. e p. 56-629 c.p. can I l’Aggravante di cui all ’art. 7 L.203/1991, perché con rninaccia, (consistita nel prospettargli telefonicamente delle pesanti percosse), poneva in essere atti idonei diretti in modo non equivoco a costringere D’Onofrio Sandro (persona con la quale aveva stipulato un patio usurario) a corrispondergli un ingiusto profitto patrimoniale agli interessi usurari), con pari altrui danno per il D 'Onofrio. Evento non verificatosi per cause indipendenti dalla sua volonta’ con l’aggravante di cui all 'art. 7 L.203/1991, consistita nell 'avere adoperato un metodo di intimidazione delle vittime facente leva sulla appartenenza del Cecere all 'organizzazione camorristica denominata "clan Belforte ", operante in Marcianiise e in zone limitrofe.