Mancherà poco più di 90 giorni all’udienza fissata dalla sezione di misure di prevenzione del tribunale di santa Maria Capua Vetere contro gli eredi della famiglia Passarelli, ma si profila uno scontro fra titani del diritto e della giurisprudenza. Il 9 giugno 2010, infatti , a Santa Maria Capua Vetere ci sarà da una parte la Direzione distrettuale antimafia di Napoli con a capo il procuratore aggiunto della Dda Federico Cafiero De Raho che conosce già l’argomento poiché trattasi di prove che sono venuti fuori durante il processo Spartacus 1 attraverso fatti e circostanze nonché le dichiarazioni dei collaboratori di Giustizia che sono ben 11 e che hanno deposto anche durante il processo chiuso con ben 21 ergastoli , dall’altra invece, il difensore storico della famiglia Passarelli l’avvocato Giuseppe Garofalo, che attraverso le sue ricerche storico – giudiziarie, proverà a smontare il castello accusatorio che vede in primo piano il sequestro di beni immobili per circa 700 milioni di euro, circa 300, sparsi su tutto il territorio della provincia di Caserta. Non caso c’è una relazione del massimario della cassazione n.III/09/09 sulla legge del 15 luglio 2009 che addirittura fa riferimento, nonostante l’intervento dettato dalle normative del luglio 2009 n.94, ad un tempestivo accertamento in via incidentale l’inquadrabilità del preposto ( in questo caso dante Passarelli) in una delle categorie previste dalla legge del 1965 cui fa riferimento il sequestro. In sostanza deve esserci una correlazione temporale tra la pericolosità del soggetto e l’acquisto dai beni da sottoporre alle misure di prevenzione patrimoniali . E’ in questa sfera giudiziaria che il più grande sequestro della storia muoverà i suoi passi giuridici sia dalla parte della Dda di Napoli che della difesa . Federico Cafiero de Raho , già il 15 settembre 2005 e successivamente in appello e in cassazione a gennaio scorso ha vinto una battaglia di diritto contro i malavitosi e camorristi, ma ha deciso di chiudere il conto, dall’altra invece l’avvocato Garofalo sostiene l’inverso a prova della sua capacità professionale nel provare a smontare il suo castello accusatorio. Ma per accusa e difesa si sta accertando la pericolosità di un morto. Sarebbe in ogni caso importante assistere all’udienza, ma non si può perché a porte chiuse , perchè il processo sarà un pezzo di storia giudiziaria del tribunale di Santa Maria Capua Vetere così come lo è stato il processo Spartacus in corte di assise .
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DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013
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ROMA 22 APRILE 2013
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