Ritorniamo per quei pochi che ci
leggeranno, e vogliamo riallacciarci ad una nostra precedente riflessione sul
linguaggio sibillino ed incomprensibile di una deliberazione della Giunta
Comunale di Santa Maria Capua Vetere.
In quell’occasione parlavamo di S.I.A.D. e
rivolgemmo alle autorità politiche e comunali molte domande sulla posizione
dell’amministrazione di maggioranza sul piano S.I.A.D. e sugli strumenti urbanistici etc.
In risposta c’è stato il silenzio totale.
Oggi dopo aver dato uno sguardo alle
deliberazioni comunali ne abbiamo notata una, che per il suo contenuto è ben
diversa dalla precedente, perché questa è veramente chiara e comprensibile.
Mi riferisco alla deliberazione di Giunta
Comunale che dispone il ritorno tempestivo dell’ ing. Biondi alla guida del
settore tecnico di questo nostro sfortunato comune.
La cosa non ci ha sorpreso tanto, perché la
notizia era già nell’aria. Ci ha colpito invece la caparbietà dei nostri amministratori
di insistere con tanta determinazione su una scelta che non trova
legittimazioni.
Al riguardo ci vengono spontanee molte
domande e sono queste:
·
forse
il dirigente incaricato offrirà la sua disponibilità a titolo gratuito ?
·
forse
si tratta di un uomo di grande genialità, che mortifica con la sua personalità ogni
confronto con i funzionari comunali di pari competenze tecniche, ma validi e
disponibili a qualsiasi incarico ?
·
forse
è dotato di grande stacanovismo da riuscire a reggere, con totale disinvoltura,
la mole di lavoro di due comuni, i più importanti della provincia, come quello di
Caserta e di Santa Maria Capua Vetere ?
·
forse
è ispirato da grandi poteri occulti, tanto da essere desiderato per la sua
capacità di risolvere qualunque problema
urbanistico e non ?
In verità non certamente, una persona di
tali capacità è stato chiamato a risolvere particolari situazioncelle, di cui
mi piace ricordarne alcune a puro titolo indicativo.
Non penso infatti che l’ingegnere dovrà
affrontare il problema di come eliminare quei cartonacci, che in piazza
Anfiteatro coprono ormai da qualche anno una ciminiera, che pare abbia
l’aspetto di una statua dell’eroe Spartacus, che emette fumi di pizze napoletane
dalla sua armatura e dal suo pistolino. Volesse il cielo si dovesse trattare di
ciò almeno avremmo inventata la nuova pizza “SPARTACUS” !!!
Non certo penso che sia venuto a
mettere ordine su come si sistemano i New Jersey per segnalare
lavori in corso, perchè dopo qualche incidente la lezione è stata imparata. !!!
Non penso sia venuto per tappare quel
dannato buco in zona ex tabacchificio che ha provocato la rottura di tibia e
perone di un nostro concittadino !!!. La buca a distanza di mesi è ancora là.
Non certo penso che sia venuto per
far saldare un cancello di ferro nella pista pedonale di via Giovanni Paolo II,
che per la più assurda delle incurie giace appoggiato ad un albero con pericolo
di rovinare addosso a qualche bambino !!! (Un caso analogo si è verificato già
in Santa Maia Capua Vetere e provocò un morto).
Potremmo continuare a lungo perché i
casi di cattiva amministrazione sono davvero tanti e elencarli non basterebbero
ore ed ore di lavoro. Questi sono comunque problemi che con buona volontà, con
determinazione di chi comanda e con il senso di disciplina di chi deve obbedire
possono essere risolti in breve, anzi in brevissimo.
L’illustre professionista molto
probabilmente è venuto per altri motivi che a noi, piccoli esponenti di una
categoria, che deve solo guardare e tacere, non sono certamente concessi di
conoscere; noi siamo i cittadini che votano. Siamo quelli che non devono chiedere
ma solo guardare ed al massimo spettegolare.
Tuttavia impegnandoci un pò ci va di
pensare che l’ingegnere incaricato deve risolvere, con le sue indiscutibili
capacità, i grossi problemi di questa amministrazione, quali l’urbanizzazione
selvaggia, l’utilizzo degli ultimi spazi idonei ad insediamenti produttivi e
commerciali, la riduzione delle distanze cimiteriali per una valorizzazione dei
terreni agricoli etc..
In breve Santa Maria Capua Vetere dovrebbe
diventare una città di cinquanta o sessanta mila abitanti.
E mi fermo per il momento qui, perché voglio
invitare tutti a cercare nel web un esperimento
scientifico in cui si vedono due graziosi topolini in una gabbia, che vivono
felici con i loro giochini e con cibo abbondante. Poi diventano quattro e
quindi otto e così via fino a rendere la piccola gabbietta insufficiente per
una popolazione fortemente aumentata. Lo scenario finale è terribile. Topini
morti e divorati dagli altri, che a loro volta lottano fra di loro per un pugno
di spazio.
Noi cittadini sammaritani non vogliamo fare
la fine dei topini chiusi inesorabilmente nel nostro territorio, costretti a vivere
tra abitazioni, centri commerciali, ristoranti etc., senza spazi da poter
destinare al lavoro, agli insediamenti produttivi, alle nuove tecnologia etc..
Amministratori salvateci da questo pericolo
e con il voto ve ne saremo veramente grati.
Vogliamo comunque continuare con il ricordo
di un personaggio storico che nell’immaginario collettivo rappresenta la
saggezza accostata alla povertà, l’autorevolezza accoppiata alla
spregiudicatezza. Parlo di Diogene, quello famoso che circa 2500 anni fa che a
Corinto nell’antica Grecia girava di notte per le strade della città e da
vecchio filosofo cinico con una lanterna in mano, cercava “l’uomo”.
A distanza di tanto tempo ci piace
ricordare la figura di questo saggio, che era afflitto fra tante cose per la
disonestà dell’uomo e dei politici in particolare. Egli li odiava perché rappresentavano
il peggiore dei mali e la sua critica comunque
gli portava la stima dei più.
Cari amici delle associazioni, che
con me, avete creduto in un progetto di risanamento della nostra città in un momento
estremamente difficile della società, condividendo un piano programmatico mai
realizzato nemmeno in parte, vi prego di svegliarvi e di farvi sentire, perché
non è certo giusto e non è democratico che ogni decisione politica di questa
maggioranza possa essere oggetto di riflessione tra pochi e in cui non siamo minimamente
rappresentati, solo perché non iscritti ad alcun partito, pur avendo espresso
un numero molto consistenti di voti per la vittoria del nostro povero soldato RYAN.
In particolare, poi, voglio rivolgere un affettuoso
invito anche ai nostri consiglieri comunali Angelo Bonavolontà, Omero Simone,
Fabio De Lucia, Lello Cappabianca, Pasquale Alabiso e Giuseppe Barbato, che
nelle ultime elezioni amministrative, hanno ottenuto i consensi non certo solo
per loro merito, ma soprattutto per aver fatto parte di una coalizione vincente
come quella delle associazioni.
A loro voglio ricordare parafrasando Dante che “…fatti non foste a viver come bruti ma per
seguir virtute e conoscenza" e che non sono stati votati dai nostri
concittadini per assistere agli atteggiamenti e comportamenti che li hanno
contraddistinti in questi tre anni e più di consiliatura, finendo per essere
trascinati comunque in tutte le decisioni e in tutte le azioni contrarie agli impegni
elettorali.
E’ vostro dovere recuperare la vostra dignità e
rispondere alla fiducia accordatavi dagli elettori.
Ricompattatevi per avere maggiore forza democratica e
poter così affrontare in questo ultimo anno impegni politici molto gravosi e
che siano in linea e non in contrasto con il programma originario delle
associazioni, cosa possibile e fattibile anche se richiede particolare
attenzione e coesione.
Era ed è vostro compito porvi come argine ai tentativi
degli affaristi, che tentano in ogni modo di sfruttare la nostra città
impoverendola sempre di più. Ricordo come all’inizio della consiliatura insieme
a Gaetano Rauso avete ben operato per impedire la cementificazione dell’Ex
Tabacchificio con i 430 appartamenti, ora bisogna vigilare per impedire che si
venga solo a parlare degli 800 appartamenti o delle attività commerciali nella
Ex Siemens. Lo stesso valga per l’Ex Mulino Parisi, per l’Ex Politeama e per le
zone F. Deve essere merito della vostra ricompattazione far monitorare gli
sprechi e chiedere la rotazione del personale etc. etc. )
Quindi voglio rivolgermi a quella parte del
consiglio comunale che si contraddistingue come minoranza ed agli uomini
politici, nostri concittadini, per formulare loro solo un rispettoso invito a
volersi interessare del nostro territorio, del nostro futuro, della nostra
sopravvivenza per salvarci dai pericoli di una cattiva amministrazione. Venite
allo scoperto e dite la vostra.
Ed infine cari concittadini, da
vecchio sammaritano, per quanto so che la nostra città ha espresso ed esprime
grosse personalità per intelligenza, capacità di lavoro, esperienza di vita,
onestà intellettuale e per quanto credo che ogni buon cittadino possa dare
qualcosa per eliminare gli sconci che sono in itinere, vi prego di non fuggire
dalla “lanterna di Diogene”.
Che tutti
vengano fuori e dicano la loro per difendere il nostro diritto di essere
cittadini e non stupidi sudditi.
Portavoce
delle associazioni
Dott. Nicola Cantone