La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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sabato 14 febbraio 2015

CLAN DEI CASALESI - LA DDA DI NAPOLI FERMA TRE PERSONE - HANNO ESEGUITO I CARABINIERI DI CASERTA



L’attività d’indagine odierna del Reparto Operativo – Nucleo Investigativo è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto Dott. Giuseppe BORRELLI e dai Sostituti Procuratori Dott. CONZO, Dott. GIORDANO e Dott. D’ALESSIO.
 


Nell'ambito di un'articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli - DDA, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo di Caserta hanno eseguito, nelle province di Caserta e Napoli, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre soggetti affiliati al clan “dei casalesi”, fazione Schiavone, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.), turbata libertà degli incanti (353 c.p.), ricettazione (648), porto abusivo di armi (art. 10,12 e 14 L.497/74) e fittizia intestazione di beni (art. 12 quinquies L. 356/92), reati tutti, ad eccezione della turbata libertà degli incanti, commessi con l'aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91).
L'indagine, che trae origine da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di acclarare:
-      l’illecita assegnazione del servizio di gestione delle aree di sosta, rimozione e blocco dei veicoli nel Comune di Aversa, nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2013, ad un’associazione temporanea di imprese contigue al citato sodalizio criminale;
-      che uno dei destinatari del provvedimento cautelare, Russo Luigi (imprenditore nel settore della balneazione), al fine di ottenere il citato appalto per la gestione dei parcheggi si rivolgeva a Vargas Pasquale (elemento di primo piano del gruppo Schiavone, all’epoca referente di Nicola Schiavone per la zona di Aversa ed ora collaboratore di giustizia);
-      che il Russo Luigi deteneva armi, per conto del Vargas, poiché ritenuto insospettabile e quindi poco controllabile dalle forze di polizia;
-      che alcuni lidi di balneazione siti a Castelvolturno (CE) avevano come intestatari fittizi il citato Russo Luigi, ma in realtà erano riconducibili alla famiglia Vargas.