L’attività d’indagine odierna del Reparto Operativo
– Nucleo Investigativo è stata coordinata dal Procuratore Aggiunto
Dott. Giuseppe BORRELLI e dai Sostituti Procuratori Dott. CONZO, Dott.
GIORDANO e Dott. D’ALESSIO.
Nell'ambito
di un'articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di
Napoli - DDA, i Carabinieri del Reparto Operativo - Nucleo Investigativo
di Caserta hanno eseguito, nelle province di Caserta e Napoli,
un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre
soggetti affiliati al clan “dei casalesi”, fazione Schiavone,
ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di
stampo mafioso (art. 416 bis c.p.), turbata libertà degli incanti (353
c.p.), ricettazione (648), porto abusivo di armi (art. 10,12 e 14
L.497/74) e fittizia intestazione di beni (art. 12 quinquies L. 356/92),
reati tutti, ad eccezione della turbata libertà degli incanti, commessi
con l'aggravante del metodo mafioso (art. 7 L. 203/91).
L'indagine, che trae origine da dichiarazioni di collaboratori di giustizia, ha permesso di acclarare:
- l’illecita
assegnazione del servizio di gestione delle aree di sosta, rimozione e
blocco dei veicoli nel Comune di Aversa, nel periodo compreso tra il
2009 ed il 2013, ad un’associazione temporanea di imprese contigue al
citato sodalizio criminale;
- che
uno dei destinatari del provvedimento cautelare, Russo Luigi
(imprenditore nel settore della balneazione), al fine di ottenere il
citato appalto per la gestione dei parcheggi si rivolgeva a Vargas
Pasquale (elemento di primo piano del gruppo Schiavone, all’epoca
referente di Nicola Schiavone per la zona di Aversa ed ora collaboratore
di giustizia);
- che
il Russo Luigi deteneva armi, per conto del Vargas, poiché ritenuto
insospettabile e quindi poco controllabile dalle forze di polizia;
- che
alcuni lidi di balneazione siti a Castelvolturno (CE) avevano come
intestatari fittizi il citato Russo Luigi, ma in realtà erano
riconducibili alla famiglia Vargas.