Non so se leggerai
queste poche righe , ma comunque con la mia spontaneità desidero affermare , se
posso esserti di aiuto, sfidando anche
la sorte che ti attanaglia, nelle ultime due gare sono stato presente al
Palamaggiò, dopo la brutta figuraccia con Avellino. Mi sono reso conto, che dopo aver accettato di guidare la squadra per la lotta alla
salvezza, hai fatto tesoro di tutte le nozioni di basket puro a cui tu sei
stato abituato fin da piccolo calcando i parquet di Caserta ed oltreoceano .
Tu lo sai io sono stato abituato, essendo un simpatizzante –
tifoso della Juve Caserta, a venire al Palamaggio’ e vedere la partita pagando
sempre il biglietto, perché mi ritengo un amico della Juve Caserta e guarda
caso nelle ultime due partite disputate a Castelmorrone ho comprato per due
volte il biglietto della Curva Quattro Stelle e dopo la pausa lunga , tra il
primo e secondo cerco di scendere giù
posizionandosi affianco ed in piedi alla
tua panchina portando in tasca un corno, che pare porti fortuna, di San Gregorio Armeno regalatomi da una
persona a cui ci tengo molto.
Tutto ciò sembra che
porti fortuna. Non sto qui a ricordarti le mie gesta quando ero dirigente
accompagnatore delle squadre blasonate
di pallanuoto della provincia di Caserta
, poiché ho portato fortuna ai team che aspiravano ad una promozione creando
insieme agli altri quell'amalgama necessaria con giocatori e società . Proprio
per questi motivi, desidero ricordarti che il tuo carattere , da qualcuno chiacchierato,
ha trasmesso alla squadra , ai giocatori , ma soprattutto alla società quella
tesi che Dante Alighieri, ne ha fatto , quando ha scritto la divina
commedia nel quinto canto nell’inferno,
“lo slogan “ necessario per capire a chi credere . la Trinità di Dante, Padre ,
Figliolo e Spirito santo , nel campo
cestistico corrisponde a tre nozioni fondamentali che servono a buon giocatore
di far parte di una squadra, entrare in campo con il sangue agli occhi ,
cercando di essere caricato , concentrato e difendere su ogni palla , perché il
rispetto dell’avversario si basa soprattutto su questo. Avere gli occhi anche
dietro la nuca perché stare sempre in allerta potrebbe non farti perdere
qualche pallone . dulcis in fundo , forse la cosa più importante far sentire il
fiato sulla noce del collo agli avversari , in modo da far capire “ che ce la stiamo giocando alla
pari” . Lo dico non per
presunzione, perché tu hai dato questi insegnamenti degno di un grande
giocatore prima , ma anche di grande coach .
Certo non ci dobbiamo illuderci perché siamo a metà
dell’opera . Ma caro Enzo si deve
combattere fino all’ultimo secondo di ogni partita, perché ritengo
soltanto così si può sperare in un buon risultato.
Forza Enzo non demordere e giocatevela fino all'ultimo
respiro.
Con affetto
Prospero Cecere
Ps. E’ un peccato che non possa essere presente in sala
stampa , essendo giornalista , ma non ne voglio fare una polemica , perché ci
sono troppi gionalistopoli, che fanno domanda non consona , perché dove è
arrivata Caserta ora , potrebbe salire ancora più in alto , il merito è tuo e
dei tuoi giocatori .