La Rete fornisce accessi preziosi alla politica, inedite possibilità individuali di espressione e di intervento politico e anche stimoli all'aggregazione e manifestazione di consensi e di dissensi. Ma non c'è partecipazione realmente democratica, rappresentativa ed efficace alla formazione delle decisioni pubbliche senza il tramite di partiti capaci di rinnovarsi o di movimenti politici organizzati, tutti comunque da vincolare all'imperativo costituzionale del "metodo democratico".

DALLO STRALCIO DEL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO
ROMA 22 APRILE 2013


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giovedì 8 dicembre 2011

CAMORRA , POLITICA ED IMPRENDITORIA - NELL'ORDINANZA DI COSENTINO SI PARLA ANCHE DI AFFARI CON IL COMUNE DI sANTA MARIA CAPUA VETERE NEGLI ANNI 1999/2006 MA ANCHE 2007 E 2009

  Chi aveva sempre denunciato  che   Santa Maria Capua Vetere era la cucina dei casalesi , come il procuratore della repubblica  presso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere Corrado Lembo , aveva tutto il diritto di affermarlo .  Successivamente lo avevano fatto anche le associazioni di Santa Maria Capua Vetere   poiché gli ultimi provvedimenti restrittivi della libertà personale nei confronti di imprenditori  come Stefano Di Rauso , Gaetano Iorio,e Luigi Lagravanese hanno individuato uno spaccato fra camorra imprenditoria e politica . Non caso è questo  il primo aspetto che viene fuori da una turbolenta  vita amministrativa e  politica  degli anni scorsi.  Il secondo viene appunto da questi imprenditori ed in particolar modo da Stefano  Di Rauso e da Luigi Lagravanese  rispettivamente il primo imprenditore di calcestruzzo , il secondo imprenditore di operative sociale che guarda caso gestiva  le cooperative il punto H  e Agape : Ciò che sto affermando trova ampio consenso  nella ordinanza di custodia cautelare a carico dei 73 indagati dove vi è anche l’onorevole Nicola Cosentino a cui è stata chiesta l’autorizzazione a procedere alla Camera dei Deputati. Stefano Di Rauso a cui è stato contestato il reato di associazione camorrista  è il datore di lavoro di Sergio Giusti operaio morto il 13 aprile 2011  all’interno del cantiere dove a Santa Maria Capua Vetere si sta costruendo un mega centro commerciale e dove si costruiranno i 420 appartamenti a meno che ci sia un inversione di rotta. Perché è stato concesso  nel 2009 il permesso per radere al suolo l’area industriale e costruire i centri commerciale dove alle loro spalle ci sono ditte in odore di camorra ???  Luigi Lagravanese, a cui è contestato anche il reato di associazione camorristica,  è il titolare della  cooperativa Punto H e Agape con sede in Casagiove che si è aggiudicata appalti ( come si evince dall’ordinanza)  da vari comuni e compare anche  il nome di santa Maria Capua Vetere dal 1999 al 2007 e parte del 2008 ed 2009  per svariati centinaia di  migliaia di euro.  Chi  firmava le delibere e le determine in quel  periodo di tempo ?? Nessuno se mai accorto che a Santa Maria Capua Vetere  in quegli anni il comune era frequentato da personaggi ambigui della camorra casalese ??